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Dal box del canile ad un giardino di una casa ed una nuova “famiglia”

Protagonista Silvia operatrice al canile Enpa di Mezzavia di Lerchi a Città di Castello

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Si innamora di una cagnolina e decide di adottarla: dal box del canile ad un giardino di una casa ed una nuova “famiglia”. Bella storia di amore per gli animali quella che ha per protagonista, Silvia, operatrice al canile Enpa di Mezzavia di Lerchi e Falda, una graziosa cagnolina mix pitbull che era lì da 8 anni e qualche settimana fa è stata adottata proprio da chi con amore la accudiva ogni giorno assieme a tutti gli altri ospiti a “quattrozampe”. E’ stato davvero un amore a prima vista un mix di “chimica” e sentimenti. “Ho conosciuto Falda quando, feci alla fine del 2021 una prova lavoro al canile. Per me – spiega Silvia con un pizzico di emozione - era un mondo tutto nuovo, dove ogni cosa che vedevo lasciava una fortissima impronta emotiva, a partire dalla quantità di cani, al loro abbaio frastornante non appena qualcuno entrava.. Falda mi colpì subito per la sua “diffidenza”, questa specie di “corazza” che si era fatta per proteggersi, questo suo abbaiare apparentemente “aggressivo”. Ma a volte capita che qualcuno sappia vedere oltre e ci noti per ciò che siamo realmente. Percepii un’enorme dolcezza e insicurezza dietro quel suo abbaiare minaccioso. Passò il periodo di prova e non accettai l’incarico per la pesantezza emotiva che comportava: non ero in grado di far fronte a tutto quel dolore.” “Per una serie di circostanze personali che solo la vita può fare, sono venuta a conoscenza di una persona in contatto con la nuova responsabile del canile, Paola Tintori, che mi chiese se volevo tornare e accettai.” Falda per Silvia si è presentata da subito come una “sfida”, non voleva mai uscire dal box al momento del contatto con l’esterno. Lei era entrata a 3-4 mesi di vita e aveva 6 anni (ora ne ha 8), aveva stabilito la sua “comfort zone” in quel box; oltretutto ora le era venuta a mancare un’altra certezza: la presenza del suo compagno Fritz. “È di fronte a questo che ho provato un’enorme tenerezza e me la sono presa a cuore – prosegue Silvia - è al sentire il suo inconfondibile abbaio rauco, tutte le volte che passavo fuori da quell’edificio, che ho sentito di voler fare si che, anche lei, potesse vivere libera dalle sue paure ed ho iniziato a pensare all’adizione. Iniziammo così un percorso lungo di conoscenza e di inserimento graduali. Tanti incontri in canile con Koko (l’altra cagnolona che ho già a casa) e Falda, con e senza guinzaglio, l’imparare a mettere la pettorina senza sentirla come una minaccia, fare passeggiate al guinzaglio con me:  le visite veterinarie di routine, le domeniche pomeriggio a casa mia, il salire per la prima volta in macchina e guardare il cancello del canile dallo specchio retrovisore con lei insieme a me.. Il suo rimanere “sconvolta” per 5 interminabili minuti, appena scesa dalla macchina, nel vedere un mondo totalmente nuovo oltre a quelle sbarre e quei recinti.. Emozioni che si sono impresse in modo indelebile nel mio cuore.” “A volte ancora non ci credo – conclude Silvia -  per tutta la strada fatta insieme e per tutte le difficoltà avute. Ma ora stiamo insieme, e con Koko, l’altra cagnolina che è buonissima, vanno d’amore e d’accordo. Facciamo belle passeggiate e pian piano stiamo provando a svuotare la sua valigina piena di paure e a riempirla di bellissime nuove esperienze.” La storia di Silvia e Falda ha colpito ed emozionato tutti non solo chi frequenta il canile. “L'amore, la fiducia ed il rispetto possono cambiare il destino di ognuno di noi, che sia umano o animale e la " metamorfosi" di Falda ne è l'ennesima dimostrazione”, dichiara Serena Ferro, responsabile per le adizioni che affianca ogni giorno il lavoro di gestione del canile (che accoglie oltre 145 cani di diverse razze e taglie e 15 gatti) con la responsabile, Paola Tintori e le operatrici e volontarie Enpa sette giorni su sette dalla mattina alla sera festività comprese, anche il giorno di ferragosto. “La loro – conclude Ferro - è una favola a lieto fine dove, chi ha subito ingiustizie per tanto, troppo tempo, ottiene, finalmente, il proprio riscatto ed una vita degna di essere chiamata tale. Ci sono tante anime come Falda aiutateci a farle rinascere: insieme si può.”, è l’appello pro-adozioni. Una bella storia di amore a “quattrozampe” che ha colpito anche le istituzioni. “Dietro la gestione di importanti servizi pubblici come il canile ci sono sempre le persone, con il loro impegno, la dedizione e la passione: la storia di Silvia e Falda ne è la testimonianza concreta”, sottolinea l’assessore all’ambiente, Mauro Mariangeli, nel ringraziare Paola Tintori, tutto lo staff di gestione del canile e l’oasi felina, le volontarie dell’Enpa, per il lavoro che ogni giorno, anche a ferragosto ed altre festività, portano avanti assieme ai comuni dell’altotevere, le istituzioni e la responsabile del Servizio Igiene Urbana e randagismo della Usl Umbria 1, Simona Zanghì. Orari apertura al pubblico: Lunedi, 14,30 – 16,30; Martedi, 11,00 – 13,00;  Mercoledi 14,30-16,30; Giovedi 11,00 – 13,00; Venerdi 11,00 – 13,00; Sabato 14,30 – 16,30; Domenica chiuso. Il canile è presente sui social: Facebook, Instagram, Tiktok. mail: paolatintori@enpa.org.

Redazione
© Riproduzione riservata
13/08/2024 16:14:06


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