"Il futuro della sanità: ospedale e territorio, quali prospettive?"
Alla Casa dell’Energia di Arezzo l'incontro de l'associazione "I Vivaci" di Gianni Ulivelli
Ieri alla Casa dell’Energia di Arezzo l'associazione I Vivaci, presieduta da Gianni Ulivelli, ha organizzato un incontro pubblico dal titolo "Il futuro della sanità: ospedale e territorio, quali prospettive?". Presenti in sala molti professionisti ed amministratori. Sono intervenuti tra gli altri il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli in qualità di Vicepresidente della Conferenza Asl Toscana Sud-Est e Giancarlo Sassoli, coordinatore gruppo lavoro sanità. L'intervento principale della serata è stato affidato a Stefano Scaramelli, in qualità di Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. “L’ospedale San Donato di Arezzo è una priorità politica della maggioranza di centro sinistra che governa la Regione”. Ha affermato Stefano Scaramelli, presidente anche del gruppo di Italia Viva in Consiglio regionale. “Prevenzione, presa in carico dei nuovi bisogni di salute, valorizzazione delle professionalità, esigenze del territorio - sono i temi affrontati da Scaramelli, che sull’ospedale ha detto - serve quantificare bene l'entità delle risorse da investire per migliorare il San Donato”. Con una avvertenza: “attenti a non pontificare su cifre eccessive ma andando a vedere effettivamente le esigenze mirate”. Le risorse devono essere pubbliche. Sul territorio invece Scaramelli ha sottolineato “l’esperienza positiva realizzata grazie alla differenziazione delle zone distretto fra Casentino e Valtiberina, quale esperienza positiva che ha avvicinato servizi sociali e sanitari ai territori. L'attuale articolazione territoriale conferma la positiva azione che l'ASL Toscana Sud Est sta svolgendo per favorire scambio di conoscenze tra professionisti e attrarne i migliori". Tra i temi emersi anche le disuguaglianze di salute e sociali, le esigenze del personale infermieristico e delle professioni, la sfida possibile di abbattere le liste d’attesa, cronicità, necessità di nuovi modelli di ‘care’ e attenzione massima al mondo del volontariato, alla qualità del fine vita. Nell'ambito della serata è emersa la positiva collaborazione con esperienze private convenzionate che qualificano e integrano l'offerta sanitaria del territorio aretino.
Italia Viva Arezzo
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