In Valtiberina un anno di eventi per sensibilizzare sul gioco d’azzardo
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Necessario offrire a giovani e adulti strumenti concreti per prevenirlo e contrastarlo
Informare e sensibilizzare sul gioco d’azzardo patologico e offrire a giovani e adulti strumenti concreti per prevenirlo e contrastarlo. È questo l'obiettivo di “Più Gioco, Meno Azzardo”, iniziativa che la Zona Distretto Valtiberina della Asl Toscana Sud Est, attraverso il Servizio Dipendenze (Ser.D.), ha promosso per affrontare un fenomeno che può avere gravi conseguenze personali, sociali ed economiche.
Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana, si svilupperà per tutto il 2025 con un ricco calendario di eventi realizzati in collaborazione con numerosi soggetti del territorio. Le realtà partner sono L’Albero e la Rua Società Cooperativa Sociale, Teatro Stabile di Anghiari, Arci Arezzo, Fondazione Progetto Valtiberina, Effetto K, SPI CGIL, UIL Pensionati e Oratorio Pompeo Ghezzi di Sansepolcro.
Il programma prevede un ciclo di incontri-spettacolo sull’azzardopatia con la presenza di esperti e attività interattive per il pubblico. Il primo appuntamento è fissato per il 21 marzo a Sansepolcro presso il Centro di aggregazione sociale “Bellavista”, seguito il 26 marzo da un incontro presso la sala consiliare del comune di Pieve Santo Stefano. Il 4 aprile sarà la volta del C.A.S. di Anghiari, mentre il 10 maggio il progetto farà tappa al circolo “La Pineta” di Fresciano, nel comune di Badia Tedalda.
Il 9 maggio sarà invece protagonista l’attore Oscar De Summa, che al Teatro di Anghiari incontrerà il pubblico prima del suo spettacolo sul tema della criminalità organizzata. Il 3 giugno sarà inoltre rivolta agli studenti delle scuole un’iniziativa nel “bosco urbano” che sarà installato in Piazza Torre di Berta a Sansepolcro durante il Festival dei Cammini di Francesco. Nell’occasione verrà presentata una video performance sul gioco d’azzardo fra i giovani, realizzata dai ragazzi del Liceo Città di Piero che partecipano al laboratorio teatrale curato da Andrea Merendelli e Stefano Francoia.
Un’ulteriore iniziativa chiave sarà l’apertura di un temporary shop, uno spazio innovativo in cui, attraverso esperienze immersive e materiali interattivi, i visitatori potranno scoprire in modo pratico la differenza tra il gioco sano e l’azzardo.
“Il gioco è un’attività sociale e ricreativa che stimola le capacità cognitive, favorisce la socializzazione e contribuisce al benessere psicologico. L’azzardo, invece, si caratterizza per il rischio economico e la dipendenza dal caso, con meccanismi che possono portare alla perdita di controllo e a conseguenze negative sul piano personale e sociale. Distinguere tra le due dimensioni è essenziale per promuovere una cultura del divertimento sano e responsabile”, spiega il dottor Marco Baldi, responsabile del Ser.D. Valtiberina.
“Contrastare il gioco d’azzardo patologico è essenziale per tutelare la salute e la qualità della vita della comunità”, sottolinea il dottor Giampiero Luatti, direttore della Zona distretto della Valtiberina. “Vogliamo offrire occasioni di confronto e strumenti di prevenzione per tutte le fasce d’età, garantendo un approccio partecipativo e coinvolgente.”
Le attività di “Più Gioco, Meno Azzardo” accompagneranno la comunità nel corso dell’intero 2025, creando spazi di riflessione, dialogo e azione concreta per contrastare i rischi legati all’azzardopatia e rafforzare la consapevolezza collettiva sul tema. Per tutti gli interessati è possibile contattare il Ser.D. Valtiberina (0575 757942 oppure serd.valtiberina@uslsudest.toscana.it) o il Centro regionale di ascolto per il gioco d’azzardo (numero verde 800 88 15 15).
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