C'è anche la natura in Alta Valle del Tevere

C’è Piero, vero. C’è anche Luca, vero. E poi anche Raffaellino e guardando oltre confine pure Alberto. Li chiamo per nome, seppure il del ‘lei’ sarebbe d’obbligo proprio per la loro importanza e soprattutto rilevanza. Sono tutti artisti nati, che hanno lavorato e lasciato qualcosa di importante in Alta Valle del Tevere. L’aspetto culturale artistico è probabilmente il filone più importante, a livello turistico, che questo angolo d’Italia possa offrire. Ma non il solo. E voglio andare diretto al punto critico, così lo vorrei chiamare. L’Alta Valle del Tevere – i lettori mi perdoneranno la ripetizione – può offrire tanto altro ancora. E mi riferisco a tutto quello che riguarda l’aspetto naturalistico, ambientale e se vogliamo anche quello enogastronomico. C’è tanto da offrire e c’è tanto per essere attrattivi. Oggi vanno di moda le passeggiate a piedi, oppure quelle in mountain-bike; c’è la pesca che è un filone importante e l’enogastronomia non è affatto da meno. L’Alta Valle del Tevere, ogni Comune con le proprie peculiarità, offre prodotti tipici di vario tipo. Elementi che potrebbero essere intrecciati anche tra di loro. Tutto ciò attrae un pubblico prettamente straniero, mentre soffre il turismo interno che in qualche modo è concentrato solamente in determinate fasi dell’anno. Per intraprendere anche questo filone c’è assolutamente necessità di fare rete: solo così l’Alta Valle del Tevere potrà godere di un’offerta turistica completa.