"Bibbiena ha bisogno (anche) di investimenti su famiglie e servizi"

Silvia Rossi, Capogruppo Lista di Comunità: "Un avanzo senza visione"
Nel consiglio comunale del 29 aprile è stato approvato il rendiconto di gestione 2024. Tra i dati emersi, uno colpisce in modo particolare: l’avanzo libero di amministrazione certificato supera i 900.000 euro.
Con la variazione di bilancio discussa nello stesso consiglio, oltre 500.000 euro di quel avanzo sono stati subito reimpiegati, principalmente in interventi di manutenzione e spese correnti.
Prendiamo atto della scelta di procedere con cautela, mantenendo un’impostazione prudente nella gestione delle risorse. È una linea legittima, anche condivisibile in alcuni contesti. Ma quando questa prudenza diventa sistematicamente rinuncia a intervenire su bisogni reali e urgenti della comunità, non possiamo non porre una questione di merito e di priorità politica.
La variazione appena approvata non prevede nemmeno un euro destinato a rafforzare i servizi per le famiglie, per l’infanzia o per la conciliazione tra tempi di vita e lavoro.
Non è un dettaglio. È una scelta.
Pensiamo, ad esempio, ai centri estivi. Siamo alle porte della stagione in cui il tema diventa centrale per moltissime famiglie.
Oggi il Comune offre un servizio limitato: quattro settimane a luglio per i bambini più piccoli, e tre settimane tra agosto e settembre per i più grandi, con un numero ristretto di posti disponibili.
Nel 2024, per garantire questo servizio sono stati impiegati meno di 20.000 euro. Sarebbe bastato un impegno modesto per potenziarlo, ma in questa variazione da oltre mezzo milione di euro, non è stato previsto nulla.
Nel frattempo, l’avanzo viene impiegato per interventi comunque necessari – come la manutenzione straordinaria delle strade – che però, a nostro avviso, dovrebbero rientrare nella normale programmazione ordinaria del bilancio, senza dover ricorrere a risorse straordinarie. L’avanzo libero di amministrazione dovrebbe servire a rafforzare i servizi, a colmare i vuoti, a rispondere a quei bisogni che il bilancio ordinario non riesce a soddisfare.
Nel nostro Comune mancano veri servizi integrativi per l’infanzia: abbiamo perso esperienze importanti come il “Cappellaio Matto” all’interno dell’ex CIAF di Soci; non esistono doposcuola comunali, e la ludoteca comunale, annunciata con enfasi, si traduce in alcune ore il sabato pomeriggio, gestite con generosità da volontari che meritano riconoscenza, ma che non possono sostituire l’azione pubblica.
Come gruppo consiliare abbiamo avanzato proposte e idee: doposcuola, servizi educativi pomeridiani, supporto alla genitorialità, estensione degli orari scolastici.
Non ci aspettavamo che l’Amministrazione le facesse proprie, ma ci saremmo aspettati almeno un segnale di attenzione verso queste esigenze, che oggi rimangono del tutto disattese.
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