Treni regionali sulla linea Lenta a Montevarchi: "Scelta che penalizza migliaia di pendolari"

Il sindaco Chiassai Martini e l’assessore Bucciarelli intervengono duramente contro la Regione
“Troviamo ingiustificabile la posizione espressa dal Presidente Giani e dall’Assessore Baccelli in merito alle proteste per la deviazione del traffico ferroviario dalla Direttissima alla Linea Lenta – affermano Silvia Chiassai Martini e Cristina Bucciarelli - Le loro dichiarazioni, tardive e preoccupanti, confermano che la Regione era perfettamente a conoscenza di quanto stava accadendo, come dimostra la lettera del 4 maggio inviata a RFI e Trenitalia, ma ha scelto di non informare né i Sindaci del Valdarno, né le rappresentanze del Comitato dei pendolari
Lo spostamento dei treni regionali su la linea lenta è una scelta che danneggia gravemente migliaia di pendolari del Valdarno provocando allungamenti significativi dei tempi di percorrenza sulla tratta Arezzo-Firenze, già oggi soggetta a cronici ritardi e guasti. È una situazione che peggiora ulteriormente la qualità della vita di studenti e cittadini che ogni giorno si recano a Firenze per motivi di lavoro e di studio.
È inaccettabile che ancora una volta si debbano attendere le proteste dei diretti interessati per smuovere la politica regionale. La Regione Toscana non solo non adempie al suo ruolo di controllo nei confronti di Rfi e Trenitalia, ignorando le proprie responsabilità in merito a un servizio pubblico essenziale come il trasporto ferroviario, ma addirittura resta indifferente sulla proposta di modifica degli orari ferroviari che potrebbe diventare operativa già dal 1° gennaio 2026 andando ad incidere gravemente sulla quotidianità delle persone.
Non parteciperemo alla manifestazione proposta dal Pd e dai consiglieri Ceccarelli e Benucci, questa mattina, basta con la strumentalizzazione delle criticità a fini elettorali. Se sono realmente interessati ai pendolari che pretendono anche loro dalla Regione la convocazione urgente di un tavolo di confronto con RFI alla presenza anche dei Sindaci del Valdarno e i comitati dei pendolari per pretendere il blocco delle modifiche previste e impedire la deviazione dei treni regionali sulla Linea Lenta.
Non è il tempo della teoria, ma di azioni concrete da pretendere in difesa del nostro Valdarno da sempre ignorato e sfruttato dalla Regione come è stato fatto con i rifiuti e la sanità. Che il Pd pretenda che la Regione Toscana, responsabile dei trasporti ferroviari regionali, difenda gli interessi dei pendolari cancellando le scelte fatte da Rfi, che non sono mai state ostacolate dalla Toscana, altrimenti è solo l’ennesima manifestazione di propaganda e i cittadini hanno bisogno di una politica concreta”.
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