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Dura condanna del centrodestra umbertidese alla sparatoria tra albanesi

"Questo è il frutto dell’immigrazione incontrollata favorita dalla sinistra"

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Sparatoria nel tardo pomeriggio a Verna, frazione umbertidese al confine nord del territorio comunale: alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi davanti a un bar, probabilmente per un regolamento di conti legato allo spaccio. Il bilancio è di due feriti, uno dei quali in gravi condizioni. È caccia all’uomo.
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore – tuttora ricercato – avrebbe fatto fuoco verso un gruppetto di quattro o cinque uomini, sembra di origini albanesi.

Di fronte a questo episodio di violenza, il centrodestra umbertidese esprime una ferma e durissima condanna, sottolineando con forza come simili atti siano il risultato diretto e drammatico di decenni di immigrazione incontrollata, sostenuta e favorita dalle politiche scellerate della sinistra.

Per anni, la sinistra ha spalancato le porte all’immigrazione selvaggia, senza mai opporsi realmente a flussi che hanno generato degrado, tensioni e criminalità. Questa non è la sana immigrazione, quella fatta di integrazione e rispetto delle regole, ma un’immigrazione fuori controllo, che ha minato la sicurezza delle nostre comunità. Oggi ne paghiamo le conseguenze con episodi di estrema gravità, come quello verificatosi a Verna.

Il centrodestra si è sempre opposto con determinazione a questo modello fallimentare, invocando da anni un cambio di passo radicale in materia di immigrazione e sicurezza.

Una posizione, quella del centrodestra, che ha trovato una chiara e inequivocabile conferma nella volontà popolare espressa in occasione del referendum di giugno 2025, promosso dalla sinistra. In particolare, il quinto quesito, che mirava a facilitare la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri, è stato clamorosamente bocciato dai cittadini, che hanno espresso un netto rifiuto verso ogni tentativo di cittadinanza facile: un segnale forte, chiaro e inequivocabile.

Il nostro ringraziamento va al personale sanitario e alle forze dell’ordine, che anche in questo caso sono intervenute con tempestività, professionalità e spirito di servizio. Siamo al loro fianco, senza se e senza ma, convinti che la sicurezza non sia mai una bandiera ideologica, ma un diritto sacrosanto da difendere con fermezza e responsabilità.

Redazione
© Riproduzione riservata
20/06/2025 13:54:01


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