Addio agli scontrini cartacei: conto alla rovescia per quelli digitali

Dal 2027 il nuovo scontrino sarà digitale: tre tappe per dire addio alla carta
Fratelli d’Italia ha ottenuto l’approvazione di una risoluzione che avvia un percorso graduale per eliminare gli scontrini cartacei. Il testo, approvato in Commissione Finanze della Camera senza voti contrari, prevede che dal 1° gennaio 2027 inizierà una transizione verso un sistema esclusivamente digitale. I dispositivi già usati per inviare i corrispettivi all’Agenzia delle Entrate dovranno anche generare e trasmettere documenti commerciali in formato elettronico. “La proposta mira a favorire un uso più efficiente della tecnologia e ridurre l’impatto ambientale dei milioni di scontrini su carta termica non riciclabile”, hanno dichiarato i deputati di FdI Massimo Milani e Saverio Congedo, che hanno promosso l'iniziativa. L’obiettivo è duplice: snellire la burocrazia fiscale e ridurre i rifiuti.
Il piano in tre fasi: dal 2027 al 2029
Il calendario prevede un’applicazione progressiva su tre anni.
Nella prima fase, dal 1° gennaio 2027, l’obbligo riguarderà la grande distribuzione. L’anno successivo, nel 2028, sarà il turno di tutte le attività con volume d’affari elevato, anche se non operanti nella GDO. La fase finale scatterà il 1° gennaio 2029, quando la digitalizzazione degli scontrini diventerà vincolante per tutti gli esercenti. Tuttavia, i clienti potranno ancora chiedere la stampa cartacea del documento, mantenendo un margine di scelta.
Innovazione, ambiente e fisco: obiettivi della riforma
“Abbiamo voluto dare un segnale di attenzione all’ambiente e promuovere una reale digitalizzazione del sistema fiscale”, hanno sottolineato Milani e Congedo. Secondo i promotori, questa transizione non solo aiuterà a semplificare la vita a cittadini e imprese, ma permetterà anche di ridurre i costi per tutti gli attori coinvolti. Il cambiamento è visto come una forma concreta di innovazione utile, in grado di mettere in relazione esercenti, consumatori e pubblica amministrazione attraverso strumenti moderni e sostenibili. Il Ministero dell’Economia e Finanza, si legge nella nota, “ha dimostrato grande disponibilità nell'accogliere l’iniziativa”.
Legge di Bilancio 2025: verso il collegamento obbligatorio
La Legge di Bilancio 2025 aveva già preparato il terreno con misure orientate al contrasto dell’evasione fiscale. Dal 2026, infatti, sarà obbligatorio collegare i registratori telematici ai POS, consentendo così la memorizzazione delle operazioni elettroniche (esclusi i dati sensibili) e l’invio quotidiano all’Agenzia delle Entrate del totale dei pagamenti effettuati. La norma stabilisce inoltre sanzioni in caso di inosservanza: oltre a multe economiche, si potrà arrivare anche alla sospensione dell’attività per chi non trasmette o memorizza i dati in modo corretto, o non collega i dispositivi al sistema.
Pagamenti elettronici in forte crescita tra gli italiani
Nel frattempo, la Federazione autonoma dei bancari italiani (Fabi) conferma che gli italiani stanno abbandonando sempre più il contante. Tra il 2020 e il 2024, il valore complessivo dei bonifici è passato da 11.300 a 17.600 miliardi di euro, con un incremento del 55,2%. Il numero di operazioni è cresciuto del 49,1%, segno di una diffusione capillare degli strumenti digitali. Lo stesso vale per le carte di debito, che hanno registrato una crescita del 132,1% nel numero di operazioni e dell’85,7% nel valore complessivo.
Boom di bonifici e carte: effetto pandemia e sicurezza
I bonifici automatizzati sono aumentati del 68,9% in valore e del 61,7% nel numero. Anche nell’ultimo anno si registra un incremento del 2% per i bonifici e del 9,2% per i pagamenti con carte. Secondo la Fabi, il cambiamento è stato “fortemente accelerato dalla pandemia”, che ha modificato in profondità le abitudini di pagamento. L’aumento dei pagamenti digitali ha però comportato un rischio crescente di frodi. Per questo la Fabi ha realizzato “Attenti al lupo online”, una guida per “prevenire truffe e minacce digitali sempre più sofisticate, potenziate anche dall’intelligenza artificiale”.
Le sfide della transizione: educazione digitale e tutela
L’adozione degli scontrini digitali e dei pagamenti elettronici richiede anche formazione, consapevolezza e sicurezza. L'educazione finanziaria e digitale diventa un elemento cruciale per accompagnare il cambiamento, evitando che gli utenti meno esperti restino esclusi o vulnerabili. La digitalizzazione fiscale, per essere realmente efficace, dovrà quindi affiancarsi a strumenti di tutela del cittadino, contro le truffe, ma anche contro le disuguaglianze di accesso. Solo così la svolta digitale potrà dirsi inclusiva, sostenibile e utile a tutti.
Immagine creata dall'IA
Commenta per primo.