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Lo scarto trasformato in risorsa: l'Umbria apre la strada ad una nuova era dell'olio

L’Umbria si conferma laboratorio nazionale di sostenibilità e innovazione nel settore oleario

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Presentato ufficialmente martedì 23 settembre presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, alla presenza dell’Ass. Simona Meloni in rappresentanza della Regione Umbria,  il progetto Made in Umbria dedicato al recupero dei polifenoli dalle acque di vegetazione dell’olio extravergine d’oliva.
Promosso da Centumbrie, in collaborazione con Sterling S.p.A. e con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia, il progetto segna un passo decisivo verso una filiera olivicola “scarto zero” e colloca l’Umbria nel panorama internazionale dell’innovazione tecnologica nell’ambito della sostenibilità agroalimentare. Grazie a una tecnologia pionieristica – implementata da soli cinque frantoi in Italia e unica in Umbria – le acque di lavorazione, da sempre considerate un rifiuto a forte impatto ambientale, diventano una preziosa fonte di polifenoli, potenti antiossidanti naturali con applicazioni in alimentazione, nutraceutica e cosmetica. Un ulteriore valore aggiunto arriva dalla collaborazione con Sterling Aromi, che attraverso l’immissione nel mercato dei polifenoli, completa il processo di recupero di uno scarto a forte impatto ambientale, attribuendogli anche un valore economico.

A rendere questo progetto un modello virtuoso ed unico non solo per il territorio, ma nel panorama internazionale della sostenibilità in ambito oleario, è la capacità che siamo riusciti ad ottenere di estrarre un polifenolo di altissima qualità ricco di oliacina e quindi con proprietà non solo antimicrobica ma anche antiossidante
Questo grazie alla tempestività di lavorazione delle acque di vegetazione.

Inoltre se è pur vero che altre realtà stanno lavorando sullo “scarto zero”, il progetto Polifenoli Made in Umbria punta sulla qualità dei polifenoli estratti. Competitor internazionali che stanno lavorando sul mercato dei polifenoli sono Spagna, Grecia e Israele, ottenendo però un prodotto di quantità nettamente inferiore in termini qualitativi rispetto al nostro.

“Dobbiamo cercare di valorizzare i sottoprodotti dell’estrazione meccanica degli oli vergini di oliva – sottolinea il prof. Maurizio Servili, Università di Perugia – per incrementare la produzione di valore che oggi è affidata quasi esclusivamente all’olio extravergine. Grazie a questo progetto c’è un nuovo approccio alla valorizzazione dell’industria olearia».
Grande soddisfazione anche da parte di Centumbrie, come dichiara il Direttore Generale Sergio Rutili: «Siamo la prima azienda a produrre olio con sottoprodotti zero, un esempio virtuoso per tutta la filiera. Dalla sansa denocciolata, destinata al biodigestore per la produzione di energia, al nocciolino come fonte di combustibile, fino all’acqua di vegetazione che grazie al progetto polifenoli diventa un’acqua “pulita”: ogni residuo trova nuova vita.

La nostra è una scelta naturale, perché nasciamo sostenibili. Operando in più settori – dall’agricoltura al turismo, dall’agroalimentare alla ristorazione – abbiamo potuto integrare modelli di economia circolare che aumentano il valore della sostenibilità. Con questo progetto abbiamo portato a zero anche l’ultimo scarto dell’olio, ed è per noi motivo di orgoglio».

Sulla stessa linea l’intervento di Federico Bonini, Director di Sterling Aromi:
«Con il progetto OMWE – Olive Mill Wastewater Extract – dimostriamo che la sostenibilità e l’innovazione non si fermano al rispetto dell’ambiente: diventano fattore di competitività e di risultato concreto per l’industria e per i consumatori.

I polifenoli non sono soltanto un patrimonio della dieta mediterranea, ma un alleato straordinario per rendere i prodotti più sani, più sicuri e più performanti».
Un impegno condiviso

L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Umbria, intende rafforzare il posizionamento del territorio come riferimento nazionale per la ricerca e l’innovazione agroalimentare, coniugando tradizione, sostenibilità e competitività.
La conferenza stampa è stata l’occasione per illustrare i primi risultati del progetto e le prospettive di sviluppo, con un invito a istituzioni, imprese e operatori a condividere un percorso di economia circolare che restituisce al territorio una risorsa ad alto valore aggiunto.

Redazione
© Riproduzione riservata
23/09/2025 16:46:45


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