Area Camper a Bibbiena: Quando l’Amministrazione si ferma al tagliare nastri

Lista di Comunità: follia realizzare un’area camper in una zona classificata a rischio frana elevato
Crepe sulle case, marciapiedi che si spaccano, un terreno che cede. Non sono scene da un film catastrofico tutta adrenalina, ma la realtà con cui Bibbiena convive dopo la scelta di realizzare un’area camper in una zona classificata a rischio frana elevato (P3)!
Tra consensi e crepe
C’è chi governa pensando al domani e chi si accontenta di misurare il proprio gradimento giorno per giorno contando i “mi piace”. E quando il consenso diventa l’unico obiettivo, anche la sicurezza passa in secondo piano.
Governare con visione richiede coraggio: programmare, valutare i rischi, assumersi le responsabilità, proteggere la comunità e il bene collettivo. Consapevolezza che le scelte vere possono essere impopolari e che i risultati possono arrivare dopo anni, non dopo un post.
La vicenda dell’area camper di Bibbiena dimostra con chiarezza che la nostra amministrazione ha scelto la prima strada, rinunciando alla seconda.
Ma facciamo un passo indietro.
Tutta questa storia nasce dalla decisione di realizzare un’area camper in prossimità del centro storico. Con un bando comunale del 2022 ha affidato ad un privato un terreno fragile e palesemente critico, classificato a pericolosità da frana nella categoria P3, cioè con un rischio elevato e ben noto. Da lì si è messo in moto un progetto che ha poi trovato sostegno anche attraverso fondi PNRR. Ma la base era già fragile, e tutto ciò che è successo fino ad oggi lo dimostra.
Tra frane, danni e ritardi
Fin dalle prime fasi, il cantiere ha rivelato le sue criticità e lanciato i primi campanelli d’allarme. Ricordiamo tutti ad esempio quando è stata tranciata la dorsale ADSL, un incidente che creó problemi ben oltre la nostra vallata. La documentazione di gara fornita dall'amministrazione dichiarava però esplicitamente che nell'area non fossero presenti sottoservizi. Eppure è stata trovata anche una fognatura interrata proveniente dal Centro Storico di Bibbiena. Un'infrastruttura, quest'ultima, che il Comune aveva il dovere di conoscere e segnalare.
Ma sarebbero cose di poco conto se i problemi si fossero fermati qui.
Successivamente, con le prime piogge di maggio il terreno comincia a franare, portando i concessionari del terreno, il 1 agosto 2023, di propria iniziativa, a sospendere i lavori in via precauzionale e a richiedere un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) per chiarire le cause del problema, cosa che bloccherá i lavori per oltre un anno.
Arrivano il 16 marzo 2024 le segnalazioni ufficiali e formali ricevute dal protocollo del Comune di Bibbiena, dato che le segnalazioni verbali erano cadute nel vuoto, che notificano un aggravarsi degli “evidenti segni sugli immobili [...] che lasciano presagire a movimenti di tipo franoso [...] tanto che si sono palesate su detti immobili nuove crepe sia nelle pareti che nei marciapiedi, pavimentazioni dei resedi e muri di cinta di confine”. In sostanza: crepe su case e marciapiedi per cui si domanda un intervento di verifica.
Ma è servito un altro anno e mezzo perché l’amministrazione ammettesse la possibilità di un collegamento tra quegli allarmi e l’area camper in costruzione. Solo il 27 giugno 2025 trasmette per la prima volta ai concessionari le segnalazioni dei residenti, ritenendo anche di provvedere ad “avviare una serie di verifiche per comprendere meglio lo stato del versante in cui si sviluppa l’area camper”.
Nel frattempo, la situazione è rimasta ferma, senza risposte né interventi adeguati. É accettabile?
L’amministrazione, pur non avendo mai firmato un ordine di sospensione dei lavori, ha scelto di non farsi carico, fino a questo punto, delle necessarie e ulteriori indagini geologiche ignorando il fatto che l’Autorità di Bacino, nel suo parere preliminare, aveva esplicitamente rimandato al Comune la responsabilità delle valutazioni tecnico-giuridiche finali.
Di fronte a tutto questo possiamo parlare di errori tecnici o dimenticanze? No, siamo di fronte a un fallimento politico. È stata messa a rischio la sicurezza di un’area delicata, è stato compromesso un investimento privato, ed è stata ignorata la voce dei cittadini che avevano denunciato i primi segnali.
La domanda è inevitabile: può una città essere governata con questa leggerezza?
Ed é questa la programmazione che vogliamo per Bibbiena?
La vicenda dell’area camper non è un incidente isolato, ma l’emblema di un metodo: quello di un’amministrazione che rincorre i consensi immediati senza la profondità di una vera programmazione.
Il risultato?
Rallentamenti, costi aggiuntivi, danni che in questo caso rischiano di diventare irreversibili.
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