Pieve Santo Stefano, amianto abbandonato nel bosco: si cercano i responsabili

L'amara scoperta nella zona di Madonnuccia: al lavoro i carabinieri forestali
Quasi due metri cubi di lastre di amianto abbandonate nei boschi di Pieve Santo Stefano. Siamo esattamente in località Madonnuccia, neppure troppo distante dall’invaso di Montedoglio e al confine con il territorio comunale di Sansepolcro. L’amara sorpresa è stata fatta nei giorni scorsi da parte di una signora, intenta nella ricerca di funghi nel bosco. Fermata la macchina, infatti, e girata la curva la donna si è trovata di fronte l’abbandono. Un aspetto, però, non è passato in secondo piano: l’area era già stata delimitata dal classico nastro a bande bianche e rosse da parte dei carabinieri forestali della Stazione di Pieve Santo Stefano, essendo il territorio di loro competenza. Al momento, però, da parte dei militari nulla trapela poiché stanno cercando di mettere insieme una serie di tasselli per tentare di identificare l’autore o gli autori. Lastre integre, di varie misure e anche in uno stato di conservazione buono almeno alla vista. Per come sono state ritrovare – e queste sono solamente delle ipotesi, dove utilizzare il condizionale è assolutamente d’obbligo – sembra siano state scaricate anche attraverso un mezzo dotato di gru. Di fatto, però, l’amianto si configura come una sostanza inquinante in particolare se frantumato o a contatto con la natura. Le lastre in questione, infatti, sono poggiate a terra e oltretutto ostruiscono completamente il passaggio poiché abbandonato al centro di una strada di bosco. Non è chiaro da quanto tempo siano in quella zona. I carabinieri forestali della Stazione di Pieve Santo Stefano stanno comunque raccogliendo elementi utili, anche alcune riprese delle telecamere di videosorveglianza del circuito comunale. In ogni caso, con tempistica adeguata, il materiale deve essere rimosso dal bosco. Non è purtroppo la prima volta che si verificano casi di questo tipo nella parte toscana della Valtiberina: le forze dell’ordine, in ogni caso, sono attente al controllo del territorio ma al tempo stesso invitano la cittadinanza a segnalare qualunque tipo di movimento ritenuto sospetto rispetto a quella che è la normalità del luogo.
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