Correggere la postura: un lavoro fisico, ma anche mentale. Le strategie

Allenare il corpo alla consapevolezza
Immaginiamo un corpo diritto e rilassato: la postura racconta più di quanto pensiamo. È lo specchio del nostro stato d’animo e della cura che dedichiamo a noi stessi.
Capita a tutti di stare curvi davanti a uno schermo, di piegare il collo in avanti o inarcare le spalle, ma il prezzo si paga nel tempo, con mal di schiena, tensioni muscolari e perfino cali di energia. Correggere la postura non è impossibile, ma è un percorso di benessere che ci tocca nel profondo: oltre il fisico, anche la mente.
Non è raro che piccoli supporti possano accompagnare il cambiamento. Pensiamo per esempio ai plantari in gel anatomici, che aiutano a riequilibrare l’appoggio e a ridurre lo stress sulle articolazioni. Vediamo quali possono essere le nostre strategie quotidiane.
Correggere la postura: allenare il corpo alla consapevolezza
Il primo passo per correggere la postura nasce dalla consapevolezza. Molti di noi non si accorgono nemmeno di incarcare la schiena di fronte al computer o di sollevare le spalle sotto pressione. Sembra una minuzia, ma osservare come ci si siede, come si cammina, come ci si alza dalla sedia diventa un esercizio per comprendere il nostro corpo.
Ma cosa dobbiamo controllare? Le spalle, l’addome e i piedi. In pochi secondi, possiamo riorientare la postura. Cerchiamo di ripetere questo gesto nei primi giorni, così da iniziare ad avere una migliore percezione di noi stessi e rendere più naturale mantenere l’assetto corretto.
Rinforzare i muscoli posturali con il movimento giusto
Per avere la schiena dritta, dobbiamo anche ricordare che il nostro corpo è fatto di muscoli: se sono deboli, la colonna tende a incurvarsi. Per correggere un atteggiamento posturale sbagliato lavoriamo sugli addominali, sui dorsali e sui glutei.
No, non servono ore e ore trascorse in palestra: anche pochi esercizi quotidiani possono fare molto, ma devono essere consigliati da un medico.
Alcuni esercizi sono sempre utili, come camminare a passo sostenuto, praticare yoga o pilates, usare piccoli pesi per rinforzare braccia e spalle. La regolarità, in linea di massima, soprattutto per quanto concerne la postura, conta più dell’intensità.
Curare l’appoggio dei piedi
Forse pensiamo di no, ma in realtà la postura inizia dal basso, dai piedi. Se l’appoggio è irregolare, tutto il corpo ne risente. Cosa possiamo fare a questo punto? Scegliere calzature adeguate o inserire un supporto.
I plantari ammortizzano i colpi e presentano altri vantaggi, come una migliore distribuzione del peso. Senza considerare che ci aiutano a mantenere un appoggio più equilibrato. Perché ogni passo corretto rende più naturale anche la postura del resto del corpo.
Gestire lo stress per liberare le spalle
Anche in questo caso forse molti saranno scettici, ma la postura è un linguaggio emotivo. Quando ci sentiamo sotto pressione, il corpo si chiude: spalle sollevate, torace compresso, respiro corto.
In tal caso possiamo intervenire con tecniche di respirazione lenta, brevi pause di meditazione, persino il semplice gesto di aprire le braccia e allungare il torace verso l’alto. Così il respiro scorre, e anche la postura si raddrizza.
Vale però un altro consiglio: in caso di dolori e di stress continuo, è necessario sentire il parere del proprio medico. Solo lui potrà consigliarci di sottoporci ad eventuali esami per intervenire in modo mirato.
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