Michela Miti, la star dimenticata delle commedie sexy: "Mi aiuta la Caritas, vivo senza il gas"

Era la regina delle commedie erotiche degli anni Ottanta
C'era un tempo in cui Michela Miti, pseudonimo di Michela Macaluso, posava per Playboy e diventava celebre per le sue partecipazioni in due film della commedia sexy all'italiana, Pierino contro tutti e Pierino colpisce ancora. Era la regina delle commedie erotiche degli anni Ottanta, quella che mandava in visibilio milioni di italiani davanti allo schermo. Oggi, a 62 anni, quella stessa donna vive lungo la Casilina, senza gas in casa, cucinando su un fornelletto elettrico e con uno sfratto alle porte che doveva concretizzarsi a fine settembre. Un salto all'indietro vertiginoso dal quartiere chic di Vigna Clara alla periferia romana, dalla gloria alla Caritas.
Michela ha rivelato al Corriere della Sera che non ha introiti fissi e sopravvive grazie all'assegno di inclusione ottenuto tramite un'assistente sociale e piccoli aiuti dalla Caritas. Ha venduto tutto, persino un'ambra che le aveva regalato Alberto Bevilacqua, lo scrittore con cui ha vissuto una relazione di quasi vent'anni, quell'amore intenso e viscerale che però non è bastato a proteggerla dal declino economico. Quando Alberto stava per intestarle i diritti dei suoi libri, ebbe il crollo che lo portò alla morte. Nessun matrimonio, nessuna eredità, solo ricordi e una manciata di diritti d'autore che rendono "spiccioli".
Il fenomeno commedia sexy: quando l'eros guidava il box office
Gli anni Ottanta rappresentavano l'ultimo sussulto della commedia erotica all'italiana, con film come W la foca, Vieni avanti cretino e Pierino colpisce ancora che facevano incassi stellari. Era l'epoca in cui il corpo femminile era merce di scambio culturale, prima che internet cambiasse tutto e rendesse banale ciò che un tempo era trasgressivo. Poi è arrivato il declino della commedia erotica all'italiana e il ritorno in auge delle "maggiorate", riducendo drasticamente le opportunità per attrici come Michela. Il cinema cambiava pelle, le sex symbol diventavano vintage, e chi non aveva saputo diversificare o costruire una rete di protezione economica si ritrovava improvvisamente fuori dai giochi.
La maledizione delle star dimenticate: non solo Michela
La storia di Michela Miti non è un caso isolato, ma l'emblema di una generazione di volti celebri finiti nel tritacarne dell'oblio. Senza ruoli dal 2003, quando apparve in una puntata della serie tv Carabinieri, ha cercato di reinventarsi come poetessa, pubblicando raccolte per Mondadori, ma la poesia non paga le bollette. Nel frattempo, il sistema dello spettacolo italiano continua a macinare nuovi volti, senza preoccuparsi di chi ha contribuito al suo successo decenni prima. Nessuna pensione, nessuna tutela, solo un menisco rotto che non può permettersi di operare e la consapevolezza amara che la celebrità è una fidanzata volubile: ti ama perdutamente, poi ti scarica senza preavviso lasciandoti senza un ombrello quando piove. E quando piove, nella Roma di oggi, diluvia.

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