"Montone 2026": Sabato 3 gennaio il Comune presenta la nuova “Agenda” dedicata al borgo

Un viaggio tra dialetto, fotografia e identità locale
Sabato 3 gennaio Montone propone un pomeriggio ricco di appuntamenti culturali e suggestivi, pensati per raccontare il borgo attraverso la sua storia, le tradizioni, i luoghi e le persone che lo abitano.
Alle ore 17, nella Chiesa di San Francesco, l’Amministrazione comunale presenterà ufficialmente l’Agenda “Montone 2026”. Si tratta di un progetto editoriale realizzato in collaborazione con la casa editrice Luoghi Interiori, concepito non solo come strumento organizzativo, ma come un vero e proprio racconto collettivo della comunità montonese.
L’edizione 2026 si distingue per un apparato iconografico rinnovato, grazie agli scatti di Jacopo Tonelli (per il sito turismo), del Gal Alta Umbria e del sindaco Mirco Rinaldi, che catturano l'essenza e la bellezza del borgo.
Una delle novità più significative di quest'anno è l'attenzione alla cultura immateriale: l'agenda ospita infatti una sezione dedicata alle parole in dialetto, preziosa testimonianza della tradizione locale curata da Raffaele Quartucci e dal professor Sestilio Polimanti.
Il volume include inoltre una guida dedicata ai luoghi simbolo del centro storico, invitando i cittadini a riscoprire angoli preziosi del proprio patrimonio.
A seguire, la serata prosegue con la “Notte dei Fuochi ai Castelli”, un’iniziativa che richiama l’attenzione sugli antichi insediamenti fortificati che, nell’alto Medioevo, costituirono i primi presidi di controllo del territorio e della viabilità locale. I castelli sorgevano lungo l’asse di collegamento tra la via Cassia e la Flaminia, attraversando la valle del Niccone verso i passi dell’Appennino e la gola del Furlo.
Alle ore 18, nella Chiesa di San Francesco, è prevista un’introduzione e una presentazione a cura dell’ing. Giovanni Cangi, subito dopo, intorno alle 18.30, da Piazza San Francesco sarà possibile assistere all’accensione dei fuochi, che illumineranno simbolicamente i sei castelli collegati visivamente tra loro, rievocando l’antica rete di comunicazione e difesa del territorio.

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