Le giraffe non sono tutte uguali: scoperte quattro diverse specie africane
Le ricerche sono proseguite per cinque anni, anni in cui il numero di giraffe sta inesorabilmente continuando a crollare
Le giraffe non sono tutte uguali. Siamo tutti cresciuti pensando che là fuori ce ne sia un solo tipo ma, a quanto pare, ci sbagliavamo. A rivelarlo è un recente studio che conferma l'esistenza di quattro diverse specie: sono la giraffa del Nord Africa, quella del Sud Africa, la giraffa reticolata e la giraffa Masai.
Gli scienziati hanno sempre sostenuto l'esistenza di nove diverse sottospecie, ma non avevano idea che fossero abbastanza differenti geneticamente da qualificarsi come specie distinte. «È stata una sorpresa scoprire che le quattro specie presentavano differenze genetiche così rilevanti, e che non ci fosse ibridamento», spiega Axel Janke, ricercatore al Senckenberg Biodiversity and Climate Research Centre, in Germania, coautore dello studio pubblicato l'8 settembre sulla rivista Current Biology.
«Il concetto di specie biologica definisce un gruppo di animali che in natura sono riproduttivamente isolati dagli altri. Ed è questo che abbiamo visto schedando la genetica delle quattro specie di giraffa». Ma com'è possibile che queste differenze sino ad oggi non siano state viste? «La giraffa - spiega Janke - è un animale trascurato dal punto di vista scientifico. La letteratura comprende solo 400 articoli scientifici contro i 20 mila scritti, ad esempio, sul rinoceronte bianco».
«È una cosa meravigliosa, una scoperta grande e importante, di quelle che non capitano spesso nel mondo scientifico», commenta David O'Connor, ecologo conservazionista al San Diego Zoo Global e collaboratore della Giraffe Conservation Foundation.
La classificazione proposta dallo studio si basa unicamente su dati genetici, senza prendere in considerazione altri fattori, come ad esempio le caratteristiche anatomiche o il colore del manto. Le ricerche sono proseguite per cinque anni, anni in cui il numero di giraffe sta inesorabilmente continuando a crollare. Negli ultimi 15 anni, infatti, da 140 mila esemplari si è passati a circa 90 mila: un'estinzione silenziosa, che potrebbe aver già fatto perdere altre specie geneticamente diverse.
Le due specie più a rischio oggi sono la quella del Nord Africa e la reticolata. La prima non supera i 5000 esemplari, molti dei quali vivono in aree instabili dell'Africa centrale. Nella Repubblica Democratica del Congo, la sottospecie Kardofan viene ad esempio cacciata per la sua coda, considerata uno status symbol. La giraffa reticolata è quella che ha subito il declino più rapido, con un crollo dell'80% in dieci anni, dovuto alla perdita di habitat e al bracconaggio. La Stampa
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