Notizie Locali Attualità

E45 sotto l'occhio del ciclone: gruppo Facebook presenta esposto in Procura

Le amministratrici del gruppo "Vergogna E45" di Pieve lo avevano già fatto nel 2013

Print Friendly and PDF

Come sono stati impiegati i soldi stanziati per la E45 in questi anni? E’ sostanzialmente questa la chiave del doppio esposto presentato nei giorni scorsi alla Procura di Forlì e a quella di Arezzo, attraverso i carabinieri. Le firmatarie sono le tre amministratrici del fin troppo conosciuto gruppo Facebook che prende il nome di Vergogna E45. Ben 3154 membri (questo il dato aggiornato a ieri pomeriggio) che si scambiano informazioni relative a tutto il tratto della Orte-Ravenna: essendo, loro, originarie di Pieve Santo Stefano attenzione particolare è per il tratto appenninico, quello maggiormente disastrato. L’esposto porta la data del 12 marzo 2018: alla base di tutto c’è la cronologia di fatti che mettono in luce le sempre più pericolose condizioni in cui versa l’arteria; dall’altra parte, aspetto che viaggia praticamente in parallelo, ci sono gli importi assegnati negli ultimi anni per vari investimenti legati a manutenzioni straordinarie. “Nel corso del 2017 – si legge nell’esposto – Anas ha diffuso comunicati stampa riguardanti l’ennesimo appalto, questa volta di circa 80 milioni di euro, che doveva interessare sia la Toscana che l’Emilia Romagna, con interventi per la messa in sicurezza della strada. Ad oggi, marzo 2018, non sono stati terminati neanche i lavori programmati che riguardavano il punto in cui nell’ottobre 2013 si è creata una voragine. Nel frattempo ne hanno annunciato un altro di 15 milioni per l’apertura di tre cantieri prevista per aprile”. Chiaramente la piazzola franata al chilometro 152 della E45, all’altezza dell’abitato di Pieve Santo Stefano, è un altro aspetto messo in luce tra le righe del documento che si trova sopra il tavolo del Procuratore aretino, il dottor Roberto Rossi, e del collega di Forlì. Le amministratrici di Vergogna E45, le stesse che nell’ottobre del 2013 presentarono sempre in Procura quasi 1700 firme, chiedono che vengano eseguiti altri approfondimenti attraverso carotaggi non solo nell’area adiacente la piazzola ma anche in altri punti pericolosi, come ad esempio i viadotti o piloni, il cui deterioramento porterebbe a conseguenze molto più gravi”. La denuncia delle tre amministratrici di Pieve, inoltre, mette in luce anche tutte le conseguenze e i danni riportati agli autoveicoli nel corso degli anni. Nel giro di appena un mese il gruppo Facebook ha avuto ulteriori mille consensi. “Questa denuncia – termina l’esposto - nasce con l'intento di scongiurare il verificarsi di eventi di gravità irreparabile, le cosiddette ‘morti annunciate’ e anche per fare luce su eventuali responsabilità nella gestione degli appalti e dei cantieri”. Per il momento dagli ambienti della Procura nulla traspare, anche perché sono diverse le inchieste aperte e che convergono tutte sulla E45: arteria di fondamentale importanza, seppure le sue condizioni sono piuttosto precarie.

Redazione
© Riproduzione riservata
21/03/2018 00:38:03


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

1 commento alla notizia

sanborgo
ha commentato il
21/03/2018 10:16:15

Povera Valtiberina non finiscono mai le vicende legate a questa speudo strada,anzi a queste strade.Tra poco anche la Due mari avrà le sue denunce per le stesse problematiche della E45,se non ci sono già. E' proprio il modo di gestire il denaro che è sbagliato,troppi appalti che danno in subappalto e che fanno le gare al massimo ribasso.Poi è sicuro che i materiali siano scadenti,i lavori fatti con velocità,senza controllo o controlli fatti male o addirittura fatti da peronale incompetente.Non c'è strada in Valtiberina che non sia disastrata,buche,dossi,radici sporgenti,cartellonistica verticale fatta male o divelta e talvolta incomprensibile e non visibile ,quellla orizzontale poi sembra venga fatta con l'acqua invece che con la vernice (sparisce in qualche mese) incroci assurdi non evidenziati,fossi pieni di tutto mai puliti,rifiuti lungo le strade mai tolti.Una situazione al limite della decenza.E poi ci vogliamo chiamare Valle Verde,Valle di Piero ma scherziamo? i turisti che arrivano con le nostre strade pensano di arrivare nel terzo mondo ma credo che non freghi nulla a nessuno visto il perdurare da anni e anni di questa situazione.E poi qulacuno si lamenta che alle votazioni la gente vota come vota,poco ancora.!
Archivio Attualità

Conclusi i lavori di manutenzione straordinaria all’elisuperficie dell’ospedale San Donato >>>

Gli ex alunni della 3A ancora insieme dopo 31 anni >>>

Sansepolcro, giovedì la rimozione del ponteggio da Palazzo delle Laudi >>>

Piero Pasqui: La "madre" è il segreto del mio vin santo >>>

Meno parroci in Valtiberina: verso un accorpamento delle unità pastorali >>>

La Tribù dei Nasi Rossi regala sorrisi nel reparto di pediatria ad Arezzo >>>

Sansepolcro, incrocio pericoloso: "Ci vuole un doppio attraversamento pedonale" >>>

Da oggi in pensione il Sostituto Commissario Angelo Macera della Polizia di Sansepolcro >>>

I carabinieri della compagnia di Cortona si addestrano sull’utilizzo del defibrillatore >>>

In Messico una "tre giorni" dedicata a Luca Pacioli: presente anche Sansepolcro >>>