Banker, Piero e il Borgo.
La cultura oltre ogni divisione
Ieri (venerdì 27 Aprile) si è svolta alla Biblioteca Comunale di Sansepolcro la presentazione del volume “Piero della Francesca, l’artista e l’uomo” di James R. Banker. All’incontro erano presenti diversi funzionari della presente e della passata amministrazione, i rappresentanti di diverse associazioni che operano nel territorio e il celebre storico autore del libro. A presentare il libro è stata Cecilia Frosinini, storica dell’arte fiorentina che ha sottolineato l’importanza che la multidisciplinarietà ha nella ricerca di ogni tipo. Questo metodo di approccio agli studi, ormai consolidato anche a livello accademico, prevede l’unione di specialisti in diversi campi che lavorando insieme possono arrivare ad un risultato più veritiero: questo saggio di Banker ne è una dimostrazione. Lo studioso ha infatti fatto notare come sia stato essenziale per lui un confronto con gli storici dell’arte per capire meglio la figura di Piero ma non solo, nella sua ricerca è stato fondamentale anche l’aiuto delle persone che gli hanno fatto capire la cultura passata e presente di Sansepolcro. Con questo volume Banker ci dona un tassello in più nella ricostruzione della nostra storia e dunque della nostra identità, operazione che ha avuto i suoi risultati più strabilianti nello spirito di unità che era percepibile ieri in sala. Oltre ad annullare ogni attrito tra la presente amministrazione e quella scorsa (perlomeno in questo campo intellettuale), come ha anche sottolineato l’assessore alla cultura Gabriele Marconcini, il saggio di Banker è riuscito ad unire anche molte associazioni locali che insieme hanno contribuito alla realizzazione di questo volume nella “bella lingua italiana” come l’ha definita Banker stesso. Questo ci dimostra che quando ci si affida alla cultura e la si tratta in maniera seria, competente e soprattutto si crede nella sua importante funzione sociale, questa ci aiuta a crescere ma soprattutto ci rende uniti perché ci fa capire che nonostante le molteplici divergenze, siamo comunque i figli della stessa terra. Se ci ricordassimo sempre di questo il Borgo, ma in generale il nostro territorio, sarebbe concretamente un posto migliore da visitare ma soprattutto da vivere.
Leonardo Tredici
Interessato fin da adolescente al mondo dell’arte si iscrive dopo il diploma ad un corso di Studi Storico-Artistici presso La Sapienza di Roma, dove si laurea nel 2015 con una tesi su Raffaellino del Colle, pittore biturgense allievo di Raffaello e stretto collaboratore del Vasari. Intenzionato ad approfondire i suoi studi prosegue la carriera universitaria a Perugia dove ha concluso una laurea magistrale in Storia dell’Arte con un elaborato riguardante alcuni aspetti dell’arte grafica tra XV e XVII secolo. Ha collaborato con diversi artisti di cui ha scritto critiche e curato esposizioni, scrive saltuariamente di arte e cultura nell’Eco del Tevere e ha maturato esperienze pratiche in diversi ambiti museali.
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