Tuscania, città d’arte della provincia di Viterbo
Sono moltissime le vestigia del passato
Tra due fiumiciattoli della vallata del Marta, sulla sommità ed i pendii di sette colli di roccia tufacea, c’è Tuscania, città d’arte della provincia di Viterbo, circondata dalle sue imponenti mura medioevali oltre le quali si estende una campagna ricca e rigogliosa fino al lago di Bolsena.
La presenza umana in questo territorio risale all’epoca del Bronzo; in età etrusca si formerà, seppur lentamente, un nucleo urbanizzato formato dall’unione dei piccoli gruppi di case sparse sui colli circostanti.
Numerosissimi i reperti archeologici presenti nella zona dei suoi colli, in particolare le necropoli di varie epoche e tipologie diverse, che denotano anche influenze di altre culture con la quale la popolazione era in contatto.
Durante la successiva dominazione romana Tuscania, che oggi conta circa 8.000 abitanti, venendosi a trovare sulla via Consolare, vide aumentare la sua importanza ed ebbe uno sviluppo economico crescente.
In epoca medioevale, prima sotto l’autorità vescovile, poi durante l’epoca feudale, la cittadina continua a prosperare; viene allargato il cerchio delle sue mura ed edificati nuovi palazzi gentilizi.
Le lotte tra guelfi e ghibellini portarono alla realizzazione nel suo territorio di castelli, fortificazioni ed imponenti edifici pubblici, fin quando a metà del ‘300 Tuscania finì nelle mani dello Stato Pontificio, iniziando il suo declino.
Il Cinque e Seicento è un’epoca di ripresa economica per Tuscania, grazie all’attività derivante dalla terra e dall'allevamento; in città i ricchi proprietari di terre e di bestiame iniziano a costruire i loro palazzi tardo-rinascimentali ed il comune vi costruisce opere pubbliche, fontane, strade pavimentate.
La floridezza economica prosegue anche nell’ottocento, tanto che vengono avviate le prime ricerche archeologiche e le prime importanti scoperte.
A Tuscania sono moltissime le vestigia del passato; oltre alla decina di necropoliritrovate nelle campagne di scavi, i tanti palazzi, chiese e basiliche medioevali ne connotano il centro storico, così come le grandi mura, il castello del Rivellino, le numerose fontane tra cui spicca quella delle sette cannelle.
Numerosissime le manifestazioni folcloristiche di Tuscania; si comincia con la Festa di Sant’Antonio e la Sagra della frittella al cavolfiore, mentre la primavera è caratterizzata dalla manifestazione dedicata ai cavalli maremmani e tolfettani.
Molte delle tradizioni di Tuscania sono legate al calendario religioso e dipendono dal mondo agricolo e cattolico, di cui la comunità fa parte, come i Festeggiamenti Patronali, le processioni del Venerdì Santo, della Madonna Addolorata e della Madonna del Rosario ed altre ricorrenze mariane
Le varie manifestazioni sono sempre occasioni propizie per la presentazione deiprodotti tipici locali, come le lumache consumate in cene accompagnate coi vini bianchi caserecci, la porchetta, i funghi porcini,i rinomati ferlénghi, le olive, la cacciagione ed i grandi vini della Tuscia.
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