Colpo di scena nel processo alla 19enne di Sansepolcro morta per droga

L'interprete incaricata di tradurre le parole dell'imputato, si rifiuta di farlo
Per Sara Smahi, la ragazza di Sansepolcro morta a 19 anni dopo un mix di droghe, si sta consumando il processo allo spacciatore accusato della morte della giovane, un tunisino di 21 anni. Durante il processo si è verificato un colpo di scena: la interprete incaricata di tradurre le parole dell'imputato, si rifiuta di farlo e rinuncia all'incarico. La ragazza venne trovata cadavere in una villetta di Cesa dove aveva trascorso un paio di giorni con due magrebini: il fidanzato, irreperibile, e l'altro che è stato successivamente arrestato. Sara, con problemi di tossicodipendenza, era uscita dalla comunità di recupero ed era ricaduta nei vecchi giri. Per l'accusa le fu procurata la dose mortale di droga e abbandonata nuda nella camera, probabilmente senza prestarle soccorso. La famiglia, parte civile con l'avvocato Sabina Senatore, chiede giustizia.
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