A cena da Andrea Berghi il Sansepolcro che conquistò la Serie C2 quasi 40 anni fa

Oltre a tanti giocatori, anche il presidente Marino Cesari e alcuni vecchi dirigenti
Una simpatica “rimpatriata”, che potrà avere più di un seguito. In fondo, siamo soltanto all’inizio del quarantennale di quello storico evento calcistico. Dirigenti e calciatori del Sansepolcro che conquistò la promozione in Serie C2 assieme al Città di Castello nella stagione 1978/’79 si sono ritrovati assieme nella serata di mercoledì scorso grazie alla bella iniziativa di Andrea Berghi, giovane centrocampista di allora che faceva parte dell’eccezionale gruppo e che ha deciso di offrire la cena agli ex compagni di squadra nel ristorante enoteca di cui è titolare lungo via XX Settembre, accanto all’arco di Porta Fiorentina. Qualche assenza giustificata a causa degli impegni di lavoro (il caso, per esempio, di Giorgio Bonfante e di Alessandro Tellini), ma per il resto una buona adesione: c’era il blocco biturgense del Sansepolcro, composto da capitan Fernando Chiasserini, da Claudio Facchin e dai vari Ivano Becci, Giuseppe Tricca, Franco Testerini e Oriano Mearini (più Antonio Donato, che quell’anno vinse il campionato con il Città di Castello), con assieme il forte difensore Claudio Giulianini di Castiglion Fiorentino e il portiere aretino Moreno Ciolfi, che è stato alla sua maniera il grande mattatore della serata, trasformandola in una parentesi di sana allegria. La bella sorpresa è stata la presenza del presidente Marino Cesari e dei dirigenti Gianfranco Belloni e Lorenzo Guazzolini, che ha omaggiato tutti con una foto ricordo della formazione bianconera protagonista di quel salto di categoria e guidata da Silvano Grassi, scomparso da anni come il direttore sportivo Efrem Dotti. A tavola c’erano anche Sauro Giorni, attuale dirigente della società bianconera e Pietro Besi, il popolare “Zillone”, ex campione di pugilato ma tifoso inossidabile del Sansepolcro. Impeccabile il trattamento riservato dall’artefice dell’evento, Andrea Berghi: antipasto toscano, poi riso al Chianti, tagliatelle al tartufo e carne davvero gustosa. Al momento dei saluti, una promessa generale: non finirà qui. L’idea di poter organizzare qualcosa per ricordare il prestigioso traguardo calcistico, magari assieme al Città di Castello di allora, è un motivo più che valido. E i 40 anni esatti dal giorno della promozione cadranno il prossimo 27 maggio, domenica dello 0-0 in casa con il Russi nell’ultima di campionato.
Nella foto: i presenti alla cena di mercoledì sera. A sinistra, il presidente di allora, Marino Cesari
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