Vertenza Nardi, San Giustino e Città di Castello scrivono al Ministro Luigi Di Maio

Fratini e Bacchetta chiedono una proroga di 12 mesi della Cassa Integrazione Straordinaria
I sindaci di Città di Castello, Luciano Bacchetta e San Giustino, Paolo Fratini, hanno inviato una lettera a firma congiunta al Vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, “per chiedere la proroga di almeno altri 12 mesi della Cigs (Cassa Integrazione Straordinaria) per l’azienda Nardi Spa interessata da tempo da una vertenza. “Gentile Ministro siamo certi vorrà prendere in considerazione questa lettera che le scriviamo in qualità di Sindaci dei Comuni di Città di Castello e di San Giustino, per informarla della grave situazione di crisi che ormai da tempo sta colpendo il Gruppo Nardi, fondato da Francesco Nardi nel 1895. Il Gruppo Nardi è stato uno dei più importanti produttori di macchine agricole italiani distribuite in circa 85 Paesi nel mondo. Ha sede a Selci Lama, Frazione di San Giustino, in Provincia di Perugia. Oggi la gestione è passata definitivamente dalla famiglia Nardi alla londinese Xete Investment, che l'ha già affidata alla società di consulenza svizzera Ancorage, con il compito di apportare modifiche particolarmente pesanti alla struttura dell'azienda. Questa società – si legge nella lettera inviata al Ministro Di Maio - ha chiesto il concordato in continuità, che è stato concesso dal Tribunale di Perugia in data 24/09/2018. Il piano di ristrutturazione prevede un robusto ridimensionamento del personale, nonostante la forte contrarietà del sindacato e passerà dai 90 dipendenti attuali, ai 45 previsti. Gli esuberi sarebbero 45, con conseguenze molto negative sui lavoratori e, ovviamente, sulle loro famiglie. Con la concessione da parte del Tribunale del concordato in continuità e con la nuova amministrazione dell'azienda si stanno ricreando però le condizioni positive per l'aumento del fatturato e dei volumi produttivi, per una concreta ripresa soprattutto nei mercati del Nord Africa, che sono stati negli anni i migliori clienti della Nardi macchine agricole. Per queste ragioni – concludono Bacchetta e Fratini - le chiediamo un suo intervento al fine di ottenere una proroga di almeno un anno della CIGS. Ciò permetterebbe di allentare le tensioni tra i lavoratori che oggi stanno perdendo il proprio posto di lavoro. Inoltre se l'azienda crescerà, come sembra, potranno ritrovare una ricollocazione all'interno della fabbrica.”
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