Profonda crisi del tessile in provincia di Arezzo: Cose di Lana e Cantarelli sono gli esempi

Cantarelli: Il tribunale di Arezzo respinge il ricorso, l'azienda rimane a Irina Yordanova Sono
Il mondo del tessile piange in provincia di Arezzo e due aziende, per anni leader nei loro settori, oggi riempono le pagine di cronaca con notizie negative, relative ai loro fallimenti come la Cose di Lana di Sansepolcro e la Cantarelli di Terontola. Per quest’ultima Il tribunale di Arezzo ha rigettato la richiesta di revoca dell'aggiudicazione presentata dalla cordata guidata dal fiorentino Antongiulio Pacenti e composta da imprenditori napoletani. I ricorrenti avevano sollevato presunte irregolarità. Secondo i giudici, invece, procedura e atti che assegnano l'azienda della moda fallita a Irina Yordanovasono legittimi. La Toc Fashion Academy Tuscany della moglie di Martin Yordanov (proprietario di Richmart) continua a operare sullo stabilimento di Terontola di Cortona, impegnata in questa fase in operazioni commerciali. Con la gara di dicembre si è aggiudicata il magazzino (10 mila capi e migliaia di metri di stoffe): il prezzo pagato, al rialzo, sarebbe stato ben oltre il mezzo milione, rispetto alla base di 350 mila euro. Per ora la presenza dei bulgari in Cantarelli non si è esplicitata in contatti con le istituzioni o i sindacati per illustrare progettualità riferite alla ripresa produttiva. I circa 250 ex dipendenti assistono alle puntate della telenovela Cantarelli. I bulgari sarebbero impegnati anche in una serie di contatti con laboratori per realizzare capi con marchio Cantarelli utilizzando i materiali disponibili, così come l'affitto per un anno consente loro.
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