Opinionisti Alessandro Ruzzi

Fare impresa in un paese surreale

Episodi che allontanano il cittadino dalle istituzioni

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Qualche anno fa lessi il libro di un ex presidente della Banca centrale statunitense, lui affermava che il funzionamento della giustizia è fondamentale anche allo sviluppo  economico di un paese.
In Italia la giustizia -sia civile che penale- non raccoglie gli entusiasmi della popolazione: tempi inenarrabili, costi insostenibili e altro piazzano il nostro paese fra gli ultimi a livello mondiale circa il suo funzionamento.
Ma se il pessimo esercizio della giustizia attiene a solo uno dei 3 poteri fondamentali si articola lo stato moderno democratico, non è che per esecutivo e legislativo le cose vanno meglio.
Il governo della Repubblica italiana sopraintende al funzionamento della macchina statale che poi ricade nella competenza dei vari ministeri. Mentre il presidente della Repubblica compariva in televisione con il suo discorso di fine d'anno, poco distante venivano elaborati i documenti che hanno portato agli arresti domiciliari il prefetto di Cosenza: era stata filmata mentre prendeva una bustarella (non alta corruzione, solo spiccioli per Natale) contenente l'intera somma concordata, 700€. La categoria dei prefetti rappresenta il vertice della piramide gerarchica, e lo scheletro, del ministero dell'interno. Ci si rivolge ad essi con il termine "eccellenza". Si parla di un 200 persone sul cui prestigio poggia la rappresentanza dello stato stesso presso i cittadini. Mio padre (e mio nonno) erano dipendenti del ministero dell'interno: mio nonno -medaglia d'argento per meriti di servizio (questurino aveva ingaggiato un conflitto a fuoco contro malviventi)- non aveva accettato di essere "calpestato" da un viceprefetto e fece il giro d'Italia, ogni 2 anni gli cambiavano sede; mio padre raccontava le incredibili sfuriate in prefettura d'Arezzo da parte del prefetto Pietrostefani: descritto come uomo integerrimo e come tale spigoloso, in quegli stessi anni stava facendo nascondere suo figlio -coinvolto nell'assassinio del commissario Calabresi (a sua volta del ministero dell'interno)-  al manicomio del pionta in Arezzo. In mezzo stanno gli anni di piombo che hanno dimostrato le imbarazzanti connivenze dei funzionari del ministero dell'interno con gruppi politici, bande armate, singoli assassini responsabili della morte di decine di cittadini o servitori dello Stato. Compreso l'appoggio al tentato colpo di Stato Borghese.
Il potere legislativo viene invece demandato in larga parte ai parlamentari eletti in ogni assemblea rappresentativa: voglio rassicurarvi, non abbiamo mandato al Senato e alla Camera i migliori campioni dell'Italia. Vi racconto questa, tratta dal libretto ove il gran maestro Bisi racconta la recente indagine condotta dalla commissione antimafia circa presunti intrecci tra politica e mafia e massoneria in Sicilia e Calabria. Bisi è stato convocato per audizione e descrive l'esperienza a palazzo San Macuto. Si è trovato da solo (per le audizioni non è provvista assistenza legale) di fronte ad una quarantina fra parlamentari ed alti funzionari dello Stato: certo Bisi si aspettava un confronto condizionato dal pregiudizio di molti sulla massoneria dove la posizione dell'allora presidente Rosi Bindi complicava ancor più la dialettica. Non credo tuttavia potesse aspettarsi di essere incalzato da una parlamentare m5s che voleva conoscere i retroscena che legavano la sua elezione a gran Maestro con la morte di David Rossi (suicidatosi gettandosi dal suo ufficio del Monte dei Paschi) avvenuta secondo la deputata lo stesso giorno. Sinceramente non so se Bisi sia andato a controllare le date, forse non ne aveva bisogno (io sì: votazioni delle logge il 2 marzo; morte Rossi il 6 marzo) perché c'è un pressocchè intero anno di distanza fra i 2 eventi.  Rossi è accaduto nel 2013, Bisi eletto nel 2014: la furiosa curiosità si è dissolta in un baleno. Evidentemente l'onorevole grillina non sapeva di cosa stava parlando, ignoranza imbarazzante che non è giustificabile, atteggiamento protervo censurabile. Per non farsi mancare niente, nel racconto di Bisi si fa rivivere il momento in cui un senatore pd si vede costretto a richiamare la presidente Bindi affinché censuri alcuni membri della commissione per la citazione impropria del nome di una dirigente siciliana quale sorella massone: "per ben 2 volte si dice che la dirigente è inclusa nell'elenco distribuito dalla prefettura. A me non risulta. Questa cosa non è vera.".
Quindi in uno degli organi specifici -ne fanno parte esponenti di peso della politica italiana- del potere legislativo italiano un parlamentare può infangare il nome di una persona con la massima leggerezza. Ricordiamoci anche che il comandante generale dei carabinieri ed il comandante della regione Toscana (che era stato comandante aretino) sono sotto indagine per rivelazione di segreti d'ufficio. Disarmante...
Oggi sento parlare del cambiamento che dal 1 gennaio 2020 riguarda coloro che dovevano emettere scontrino fiscale e che sono costretti a dotarsi di apposito "registratore di cassa" per rispondere alle modifiche alla normativa. Quindi maggiori costi. Imbarazzante scoprire che le casse devono poter trasmettere i dati attraverso rete4g (o buone bande passanti) e quindi tutti coloro che si trovassero in zone non servite dalle stesse devono acquistare ulteriore hardware. Insomma il ministero sembra ignorare che non tutto il paese è coperto o cablato adeguatamente per rispondere alle sue richieste.
Cose sgradevoli. Perchè descrivono un paese che è proprio incasinato.
La stabilità politico economica, la capacità di rispondere alle modifiche legislative, la comprensibilità delle norme stesse sono alcuni dei fattori chiave non solo del rapporto fra imprenditore contribuente ed amministrazione, ma sono anche basilari per permettere che una attività si concentri sulla sua specificità e non sia infrenata da meccanismi legislativi a bischero sciolto o da funzionari indegni. Chiedetevi quanti e quali imprenditori stranieri operino in Italia e vi diverrà più chiaro perchè in Italia le cose non vanno. Mentre la loro parte migliore trova altre sedi (o trasloca quelle italiane, Bekaert per esempio da Figline alla Romania) domandatevi cosa resta qua, e con quali aspettative. Con la criminalità organizzata che si insinua. Perchè legislatori, uomini e donne del potere esecutivo, sistema giustizia paiono incapaci di sconfiggere quel cancro dell'economia. Distratti a fare altro.

Redazione
© Riproduzione riservata
07/01/2020 09:37:12

Alessandro Ruzzi

Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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