Coronavirus: via dalla quarantena, a Hong Kong sono fuggite due persone
I morti salgono a 910, oltre 40.000 contagiati
Salgono a 27 gli stranieri in Cina che risultano contagiati: due sono morti (un americano e un giapponese), tre sono stati ricoverati e dimessi, mentre 22 sono i casi di trattamento in isolamento. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang. Parallelamente però la polizia di Hong Kong sta dando la caccia a due persone che sono fuggite dalla quarantena obbligatoria a casa imposta per chi arriva dalla Cina. Lo hanno reso le autorità sanitarie dell'ex colonia britannica che hanno fatto sapere anche che per altre 7 delle 1138 persone attualmente sottoposte alla misura cautelative sono state riscontrate violazioni alle regole della quarantena. In una conferenza stampa è stato spiegato che dopo un primo rimprovero verbale di fronte a nuove violazioni della quarantena verranno adottate misure di controllo rafforzate, compreso l'utilizzo del braccialetto elettronico. In caso di una terza violazione i soggetti verranno internati in strutture controllate dal governo per un periodo di 14 giorni, dopo il quale potranno essere anche incriminati e rischiare a pene fino a 6 mesi di prigione e multe fino a 3200 dollari.
L’allarme britannico
Nel frattempo la Gran Bretagna ha dichiarato il coronavirus «una minaccia grave e imminente alla salute pubblica», passaggio formale che consente al governo di adottare nuovi strumenti contro il diffondersi del contagio. Il dipartimento della Salute ha annunciato che le persone infette potranno essere isolate forzatamente e non saranno libere di andarsene. Due gli ospedali designati come strutture d'isolamento per i contagiati, mentre la città cinese di Wuhan e la circostante provincia di Hubei cono state dichiarate «area infetta». L'agenzia in una nota ha dichiarato che "l'incidenza della trasmissione del nuovo coronavirus costituisce una minaccia seria e imminente alla salute pubblica, le misure delineate in questi regolamenti sono ritenuti strumenti efficaci per rinviare o evitare l'ulteriore trasmissione del virus». Il loro scopo, viene precisato, è garantire la salute e sicurezza degli operatori medici che entrano in contatto con i malati. E sono otto i britannici, tra cui un bambino di 9 anni, che hanno contratto il virus nel resort sciistico di Contamines-Montjoie, dopo essere stati nello stesso chalet. Le autorità sanitarie francesi hanno hanno fatto il test a bambini e famiglie presenti nell'area, chiudendo temporaneamente tre scuole dove il bimbo contagiato ha trascorso del tempo.
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