Morta a 89 anni l'attrice Lucia Bosè, miss Italia appena 16enne

La scoprì Luchino Visconti. Il figlio Manuel ha dato la notizia della scomparsa
Lucia Bosè è morta ieri a Madrid a 89 anni per una polmonite, aveva uno di quei volti indimenticabili, che lasciano il segno, tanto che il regista Luchino Visconti la notò al bancone della famosa Pasticceria Galli di Milano, quando era una commessa appena 15 enne. Poco dopo ci sarebbe stata la vittoria a Miss Italia e sarebbe partita la sua carriera di attrice, con film come «Non c'è pace tra gli ulivi» (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto «Cronaca di un amore» (1950) di Antonioni per il quale fu anche «La signora senza camelie» (1953). Dopo un lungo fidanzamento con l’attore Walter Chiari, nel 1955 l’incontro fatale e il matrimonio subito dopo con il torero Luis Miguel Dominguín, anche lui bellissimo e sciupafemmine, da cui ebbe tre figli: le figlie Paola e Lucía e il primogenito, Miguel, nato nel 1956, cantante e attore. E’ stato lui ad annunciare su Twitter la morte della mamma: «Cari amici vi comunico che mia madre Lucia Bosè è appena venuta a mancare. E’ nel migliore dei posti».
E’ il 1968 quando finisce il matrimonio («ma non l’amore») con Dominguin, a causa delle numerose infedeltà di lui ( «Mi ha tradito fin dal primo giorno dopo le nozze» avrebbe raccontato anni dopo): i figli erano un po’ cresciuti e lei ritornò, saltuariamente, a recitare, «Sotto il segno dello Scorpione» dei Taviani; «Metello» di Mauro Bolognini, «Fellini Satyricon», di Federico Fellini. E ancora, negli anni successivi, «Cronaca di una morte annunciata» (1987), di Francesco Rosi, «L'avaro» (1990) di Tonino Cervi «Volevo i pantaloni» (1990) di Maurizio Ponzi, «I Viceré» (2007) di Roberto Faenza. «Al lavoro ho dato il 50% della vita – diceva l’anno scorso ospite da Mara Venier su «Domenica in» – non è mai stato la mia vita, e anche adesso, che ho 88 anni, non mollo mai, non ho rimpianti e mi godo anche la solitudine, che adoro». Aveva una passione speciale, gli angeli: vent'anni fa è riuscita a coronare il suo sogno, creando a Turégano il primo Museo degli Angeli, che espone le rappresentazioni degli angeli provenienti da ogni parte del mondo.
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