La pistola portachiavi: cos'è e come funziona la nuova arma scoperta a Napoli dai carabinieri

Un dispositivo maneggevole e tascabile, con la capacità di esplodere proiettili calibro 7.65
Con il dilagare dell'Intelligenza Artificiale, è sempre più complicato distinguere il vero dal falso. Sui social gli utenti si imbattono quotidianamente con foto e video che sembrano autentici ma che in realtà sono stati realizzati con la mano dell'IA. Eppure, spesso è proprio la realtà a superare l'immaginazione, come hanno potuto constatare con i loro occhi i carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Giugliano in Campania, che hanno scoperto una pistola perfettamente funzionante camuffata nelle sembianze di un portachiavi.
Non si tratta di un copione di un film o di un gadget da romanzo poliziesco, ma di una vera e propria pistola portachiavi, un'arma inedita sequestrata dai militari. Piccola, maneggevole, tascabile, con un comodo anellino per portarla insieme alle chiavi di casa, con la capacità di esplodere proiettili calibro 7.65. Un’arma vera, nuova, mai vista prima. A Villaricca, in provincia di Napoli, è stato arrestato un uomo incensurato: il 50enne è stato trovato in possesso di un "arsenale domestico" che comprendeva, tra le altre cose, anche questa singolare arma.
La pistola portachiavi era appoggiata con noncuranza sul comodino, come fosse un qualsiasi oggetto personale. Non a caso, è proprio questo il suo punto di forza: sembrare un semplice aggeggio da casa, di tutti i giorni. Ma la sua struttura, seppur compatta, non è passata inosservata agli occhi attenti dei militari. Che hanno fatto chiarezza sull'oggetto e hanno scoperto di essere di fronte a un dispositivo potenzialmente letale, capace di contenere due cartucce pronte all'uso, da esplodere premendo due piccoli pulsanti nascosti nel dorso.
Non è finita qui: nel corso delle perquisizioni, i carabinieri hanno rinvenuto nella casa dell'uomo anche quattro fucili da caccia, una pistola Walther e 57 cartucce di vario calibro. Tutte le armi erano detenute in maniera illegale. Il 50enne, che fino a quel momento non aveva avuto precedenti, è stato immediatamente tratto in arresto; nei suoi confronti grava l'accusa di detenzione di armi clandestine. È stato poi trasferito in carcere, in attesa di giudizio.
La scoperta solleva numerosi interrogativi. A partire da come sia stato possibile progettare, produrre e distribuire un oggetto del genere.
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