I carcerati di Arezzo inviano una missiva e un'offerta per l'ospedale San Donato
Tra le righe si legge: "Grazie per tutto quello che fate: vi offriamo questo caffè virtuale"
Anche i reclusi del carcere di San Benedetto di Arezzo hanno voluto contribuire con una piccola donazione in favore di medici e infermieri dell’ospedale San Donato. Questo il testo della missiva inoltrata. “Noi detenuti della Casa Circondariale di Arezzo, vista la grave situazione che affligge il mondo intero ci sentiamo in dovere di ringraziare tutte le persone che sono impegnate notte e giorno e stanno rischiando le loro vite per salvare quelle degli altri e cercano di combattere questo male che in modo diretto o indiretto tocca tutti. Qualcuno di noi è stato colpito personalmente attraverso il contagio di familiari, altri essendo stranieri non riescono a contattare i loro cari, quindi per noi ci sembra tutto amplificato e diventa a volte tutto più difficile, però guardando i notiziari il messaggio forte che ci arriva e quello che ci sono persone/eroi che combattono nelle corsie degli ospedali, nelle strutture adibite alle cure del Coronavirus che ci fanno ben sperare che un giorno tutto finirà. Qui in carcere vige una regola, un rito quello di offrire un caffè alle persone per cui nutriamo stima e per dimostrare il nostro affetto. Pertanto non potendolo fare materialmente e fisicamente abbiamo deciso di comune accordo di offrire questo caffè virtuale agli operatori sanitari (medici, infermieri, ecc) dell’ospedale di Arezzo facendo una piccola raccolta fondi ognuno di noi in base alle nostre possibilità, per far sentire la stima che nutriamo per voi. Sappiate che la nostra vicinanza è ancor di più, il ringraziamento per i sacrifici che stanno facendo”.
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