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Pd, Articolo 1 e Italia Viva Sansepolcro uniti in un comune progetto politico per la ripartenza

Subito un tecnico-politico per il rilancio economico per il rilancio della città

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Le forze di centro-sinistra appartenenti al Partito Democratico, Articolo 1 e Italia Viva hanno deciso di condividere un comune percorso politico assumendosi la responsabilità di una proposta per la ripartenza del nostro territorio. Il tavolo che abbiamo costituito è aperto alla partecipazione di partiti, associazioni, singoli che vogliano dare un contributo di idee per superare la profonda crisi che ha investito la nostra comunità. Vogliamo aprire un dialogo con la città animati da spirito di servizio: prima ascoltando e approfondendo i bisogni per poi proporre la nostra sintesi. Mai come ora per Sansepolcro risulta importante ricostruire un centro-sinistra in grado di arginare la demagogia e il populismo che animano la destra e il personalismo unito all’improvvisazione che hanno caratterizzato il civismo dell’Amministrazione a guida Cornioli. Per questo vogliamo ripartire dai contenuti, dai programmi, dai valori che ci hanno guidato e ci guidano mettendo al centro alcune parole chiave: lotta alle disuguaglianze che rischiano in un momento di crisi, come questo, di essere ancora più profonde; sviluppo sostenibile per creare benessere per l’uomo e per l’ambiente; cultura come motore di pensiero e di crescita; ricomposizione del tessuto sociale improntata alla solidarietà e alla protezione dei più fragili. Insieme a chi vorrà dare il proprio contributo di idee cercheremo di fare sintesi tra i bisogni vecchi e nuovi per una rinascita della nostra Città partendo da alcune proposte concrete per la ripartenza dopo la fase di emergenza COVID.

PROPOSTE CONCRETE PER LA RIPARTENZA

Il coronavirus ha cambiato la nostra visione del mondo e la realtà intorno a noi. Si è trattato di un evento mondiale, mai verificatosi prima, che sta mettendo a dura prova il modo di vivere e le sicurezze che ci hanno da sempre accompagnato. Di fronte a sfide completamente nuove, come forze che si riconoscono nei valori del centro-sinistra, ci sentiamo chiamate a dare il nostro contributo di valori, di idee e di proposte concrete per sostenere la “ripartenza” nel nostro territorio.

A livello nazionale condividiamo un giudizio positivo sull’operato del Governo pur se non vanno sottaciute le inevitabili difficoltà dovute alla complessità nel gestire una situazione che non era mai stata affrontata prima. Le nostre forze politiche sono state chiamate a costruire tra la gente quel senso civico che si è dimostrato essenziale nelle settimane più difficili, i cittadini hanno dato prova di grande responsabilità attenendosi alle disposizioni governative che sono risultate decisive nel contenimento dell’emergenza. I medici, gli infermieri e tutti gli operatori socio-sanitari si sono impegnati oltre ogni aspettativa per fronteggiare l’emergenza sanitaria facendo comprendere all’intero Paese come sia necessario rimettere al centro degli investimenti la sanità pubblica. A loro e, a tutti i volontari che hanno cercato di alleviare le sofferenze delle persone più fragili, va il nostro grazie.

Sul fronte locale è necessario svolgere un’azione incisiva che preveda sostegni concreti per le categorie economiche e sociali che stanno soffrendo di più e al contempo progetti che diano impulso alla creazione di lavoro nel nostro territorio ricostruendo i rapporti con la Regione Toscana e i Comuni umbri. Proprio per questo chiediamo all’Amministrazione di istituire un tavolo tecnico-politico per il rilancio economico di Sansepolcro che tenga in considerazione le difficoltà del momento presente, ma sappia guardare anche al futuro della nostra Città. Un tavolo di concertazione che coinvolga la politica, le associazioni di categoria, gli imprenditori, sindacati, liberi professionisti, il terzo settore ed esperti in modo da tracciare le prossime linee di sviluppo.

Di seguito alcune delle nostre proposte:

1.      Sul fronte economico proponiamo alcune misure per ridurre la pressione fiscale sulle attività e dare impulso alla ripresa, come già fatto in altre realtà.  L’azzeramento per i pubblici esercizi della tassa sul suolo pubblico e la possibilità di ampliare le loro pertinenze esterne in modo da continuare a dare il loro servizio in sicurezza, creando un’ampia zona pedonale nel centro storico almeno per i fine settimana.

La riduzione progressiva, fino all’azzeramento dell’IMU, per i proprietari di fondi commerciali che abbattano, per un importo dal 30% al 50%, il canone di affitto per il 2020 alle attività. Inoltre, deve essere riparametrata, con un consistente abbassamento, la tassa sui rifiuti per le aziende e gli esercizi commerciali che sono stati chiusi e che stanno investendo risorse in tecnologie e strumenti “green”, usando i fondi da recupero da evasione. È il momento di pagare tutti, ma di far pagare meno chi in questi mesi è stato duramente colpito e chi si sta adeguando alle nuove normative privilegiando investimenti eco-sostenibili.

Sul fronte degli investimenti va costruito un progetto complessivo di piste ciclopedonali al servizio della mobilità del nostro territorio per ri-appropriarci di una modalità di vita sana e sostenibile.

2.      Per fronteggiare la crisi economica che sta accompagnando l’emergenza sanitaria servono misure straordinarie perché stanno scivolando verso la povertà categorie prima impensabili e i vecchi paradigmi patrimoniali basati sull’ISEE non sono più attuali. Serve un piano per sostenere le famiglie, gli anziani, le persone non autosufficienti, con interventi puntuali e mirati. Per quanto riguarda i ragazzi con disabilità bisogna garantire il sostegno educativo e la sicurezza. Nelle relazioni di cura è difficile mantenere il distanziamento necessario per questo vanno progettati servizi domiciliari e attività all’aria aperta, ad esempio proponiamo di destinare, in alcune ore della giornata, un parco cittadino alla fruizione dei ragazzi con autismo che hanno difficoltà a portare la mascherina in modo che possano uscire accompagnati. Serve un grande sforzo di creatività nel costruire e ripensare i servizi in modo che possano andare incontro alle nuove esigenze che la situazione impone.

3.      L’emergenza ci ha fatto toccare con mano l’importanza degli investimenti nella sanità pubblica: abbiamo visto come le Regioni che hanno reagito meglio siano quelle in cui il pubblico esercita un ruolo di primo piano. Per questo è fondamentale tornare indietro rispetto l’accorpamento delle zone distretto, investire negli ospedali, anche periferici che possono garantire supporto di fronte alle situazioni di crisi; pertanto riteniamo indispensabile invertire il processo di riduzione dei posti letto, affermatosi negli ultimi anni, che ha limitato oltre modo l’operatività del nostro presidio. In questa ottica diventa inoltre necessario riattivare, tramite attrezzature adeguate e personale sanitario dedicato, le postazioni di rianimazione in modo che, anche nel nostro ospedale si possa operare in sicurezza. È fondamentale garantire la continuità tra l’ospedale e i servizi territoriali con una presa in carico del paziente totale, incrementando i livelli di cura perché il modello che ha funzionato con il Covid possa essere riproposto anche per le malattie croniche. Potenziare le guardie mediche, l’assistenza domiciliare nel territorio e la telemedicina diventa cruciale per affrontare le problematiche di una popolazione molto anziana.

4.      Di fronte alla chiusura prolungata delle scuole le nuove tecnologie hanno permesso ai bambini e ai ragazzi di proseguire nel loro apprendimento grazie a un grande lavoro da parte dei docenti e delle famiglie. È fondamentale, però a settembre, ripartire con la didattica in presenza e sarà necessario ripensare gli spazi e trovarne di nuovi per garantire a tutti il diritto di frequentare le lezioni: dalla scuola dell’infanzia alla secondaria. Servono investimenti per adeguare gli spazi e ri-progettare i cantieri appena iniziati. Anche le attività culturali che animano la vita cittadina hanno bisogno di sostegno per poter essere ripensate, magari sfruttando i tanti luoghi all’aperto e andando ad invadere la città.  C’è bisogno di riscoprire una nuova socialità e di incontrare la bellezza dopo mesi di forzata chiusura, questa estate deve essere ricca di eventi di qualità a misura di cittadino, creati per la fruizione di piccoli gruppi. Il mondo della cultura è per definizione creativo e tanti operatori stanno già progettando le loro attività tenendo conto dei nuovi paradigmi, bisogna garantire un sostegno adeguato perché la città sia viva in sicurezza.

5.      Il settore turistico anche in Valtiberina è stato - e sarà in anche in futuro -  quello maggiormente colpito dalla pandemia. Le difficoltà di questa nuova situazione sono sotto gli occhi di tutti, così come le incertezze riguardo il futuro. Il momento che stiamo vivendo apre, però anche una riflessione profonda rispetto alle nuove esigenze dei “viaggiatori”: distanziamento sociale, scarso affollamento, vita all’aria aperta, riconquista di spazi poco conosciuti e piccoli borghi. Da questo punto di vista dobbiamo essere in grado di cogliere le opportunità che le nuove tendenze offriranno, molto probabilmente il turismo di massa lascerà il posto a scelte maggiormente pensate e costruite sulle esigenze dei singoli o di nuclei familiari. Le aree interne, possono rappresentare un volano importante con le loro ricchezze naturali e storico-artistiche. Per tanto potrebbe essere l’occasione per invertire la tendenza del il turismo “mordi e fuggi”, che non ha ricadute nel nostro tessuto economico, mettendo in campo iniziative che coinvolgano principalmente l’amministrazione comunale, come ad esempio ingresso gratis nei Musei per chi pernotta nelle nostre strutture.  Riteniamo quindi che possa essere estremamente utile mettere in atto tutta una serie di interventi mirati a una riqualificazione  della sentieristica e del patrimonio naturale.  Cammini di Francesco sono un esempio di itinerario turistico che sta avendo molto successo e che ha ottimi margini di sviluppo, bisogna investire nella promozione del percorso e dei luoghi di San Francesca presenti nella nostra Città, in modo da assicurare una permanenza più lunga dei pellegrini. È necessario un coordinamento tra amministrazioni e operatori del settore per sviluppare nuovi prodotti turistici e nuovi modelli di accoglienza, per sostenere le realtà coinvolte e far sì che nessuno rimanga indietro rispetto ai cambiamenti che saranno necessari.

6.      TERZO SETTORE La nostra città vive grazie all’azione del volontariato che si fa carico di tanti aspetti della nostra vita: dal sostegno economico, morale, alle attività ricreative, culturali ed educative. Questa grave emergenza ha messo in evidenza ancora di più l’importanza dell’associazionismo nel tenere insieme una comunità. È fondamentale che questo presidio sia dotato degli strumenti per operare e che il pubblico si faccia interlocutore per capire i bisogni e rispondere alle necessità, senza sovrapporsi e senza delegare le responsabilità che gli competono.

PD SANSEPOLCRO

ARTICOLO 1

ITALIA VIVA

Redazione
© Riproduzione riservata
22/05/2020 09:07:34


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