Fmi taglia le sue stime: crollo quest'anno del Pil globale pari al 4,9%
E l'Italia pagherà lo scotto maggiore: -12,8%
L’impatto dell'epidemia di coronavirus sull’economia mondiale è stato «più negativo» del previsto e il Fondo monetario internazionale taglia le sue stime. Il Pil globale crollerà quest’anno del 4,9%, contro il -3% atteso ad aprile, mentre nel 2021 crescerà del 5,4%, lo 0,4% in meno rispetto a quanto l’istituto di Washington si aspettasse in primavera. Il «Grande lockdown» ha prodotto la peggiore crisi dagli anni Trenta, che si traduce in un colpo «catastrofico» per il mercato del lavoro e che rischia di cancellare tutti progressi fatti nella lotta alla povertà a livello globale negli anni recenti. L’Italia sarà il Paese che pagherà lo scotto maggiore alla pandemia, con un crollo del prodotto pari al 12,8% nel 2020 (pari soltanto a quello della Spagna), prima di un possibile rimbalzo del 6,3% nel 2021. Rispetto ad aprile c’è un peggioramento del 3,7% delle stime per quest’anno e un miglioramento dell’1,5% per quelle del prossimo. A preoccupare è anche l’andamento dei conti pubblici. Secondo l’Fmi il rapporto tra deficit e Pil nel nostro Paese risulterà pari al 12,7% quest’anno e al 7% il prossimo. Il rapporto tra debito e Pil salirà invece sino al 166,1% nel 2020 per poi calare al 161,9% nel 2021.
Commenta per primo.