La terribile previsione di Elon Musk sulle auto elettriche che spaventa l’Occidente

Il sogno dell’auto elettrica potrebbe diventare un incubo per gli occidentali. A lanciare l’allarme è il simbolo del settore: Elon Musk, il fondatore e amministratore delegato di Tesla. L’azienda automobilistica americana ha annunciato che nel 2024 le vendite di nuovi modelli subiranno un significativo rallentamento rispetto al 2023 che si è chiuso con un incremento delle vendite del 38%. Sul dato positivo dello scorso anno ha inciso la decisione di Tesla di ridurre i prezzi nel tentativo di contrastare la concorrenza cinese. La strategia è stata però fallimentare per due motivi.

Il primo motivo è che la riduzione dei prezzi ha inciso negativamente su fatturato e utili che nel quarto trimestre dell’anno sono risultati inferiori alle attese degli analisti. Il secondo motivo è che prezzi di vendita più bassi non hanno comunque impedito al colosso cinese Byd di superare Tesla negli ultimi mesi del 2023 come principale produttore mondiale di auto elettriche.

Di fronte ai deludenti dati aziendali e all’avanzata delle case automobilistiche cinesi (Byd è solo la punta dell’icerberg) Elon Musk ha lanciato un allarme che dovrebbe essere ascoltato con molta attenzione in Occidente. Il fondatore di Tesla ha avvertito che "i rivali cinesi demoliranno praticamente la maggior parte delle altre case automobilistiche nel mondo” a meno che non vengano introdotte barriere commerciali”.

L’allarme è fondato perché è cosa nota che le case automobilistiche cinesi come Byd riescono a produrre a prezzi più bassi (anche del 25%) rispetto a Tesla e tecnologicamente sono avanti alle case automobilistiche occidentali. Tesla ha in cantiere di produrre un auto compatta meno costosa dei modelli attuali ma anche questa strategia potrebbe infrangersi contro un muro dato che Byd ha già presentato un modello che costa appena 10 mila dollari. Per gli analisti del settore potrebbe essere il grimaldello per conquistare i mercati mondiali. 

Altro dato preoccupante per Tesla e per gli altri produttori europei è che in Occidente la passione per le auto elettriche si è raffreddata. Lo scorso mese in Europa le vendite del settore sono crollare del 17% rispetto a dicembre 2022. E non è un caso che colossi come Ford e General Motors abbiano annunciato che stanno riducendo la produzione di veicoli elettrici.

L’appello di Elon Musk ha però anche un risvolto politico in quanto spiega perché sia un convinto sostenitore di Donald Trump che ha fatto dell’introduzione dei dazi contro le importazioni cinesi un cavallo di battaglia. Barriere commerciali che per il fondatore di Tesla sarebbero l’unico bastione capace di far sopravvivere le case automobilistiche americane ed europee.