Salute & Benessere Alimentazione

SOS diete miracolose: i consigli degli esperti per non cadere nel tranello dei falsi miti

Nella corsa a far pace con la bilancia tanti i passi falsi

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Si seguono perché promettono miracoli, ci s’ispira alle star, non sempre fulgido esempio a tavola, si sognano bilance con l’ago verso il basso. Sì, ma la salute? Parliamo delle diete alla moda, delle diete drastiche, di quei modelli dietetici, cioè, senza alcuna base scientifica ma che contano sulla grancassa di libri, riviste, programmi TV. Seguono a ruota le diete fai-da-te, che spesso s’ispirano alle prime, immaginando qualcosa che aiuti a dimagrire, un chiletto qua, un altro là, purché in tempi rapidi.

Un allarme lanciato in tempi non sospetti dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica parlando dei pericoli che si nascondono dietro “prodotti e diete incongrue” e tipici delle popular diet, quelle diete, cioè, che “godono di un successo mediatico e di pubblico, per lo più temporaneo, in virtù di benefici poco credibili e rafforzati dalla testimonianza di personaggi del mondo dello spettacolo o dello sport”. Come osservato dalla dottoressa Barbara Paolini dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica e medico dietologo: “L’epidemia globale dell’obesità e le difficoltà di raggiungere e mantenere una condizione di normopeso hanno creato nel corso degli ultimi anni un ampio interesse dell’opinione pubblica verso il fenomeno della popular diet. Il più delle volte però ci si dimentica che dietro questo genere di diete vi sono delle finalità meramente economiche che fanno leva sull’esigenza e la debolezza delle persone che vogliono o devono perdere peso e sulla loro insufficiente conoscenza dei prodotti o delle procedure proposte”.

PROMESSE MIRABOLANTI

Le diete fintamente miracolose si riconoscono da promesse mirabolanti, come la classica 7 chili in 7 giorni. C’è da crederci? No, è un falso mito, costruito tutt’intorno alla promessa di una dieta rapida spacciata per efficace e sicura. Dietro le quinte di una dieta drastica accade, infatti, ben altro e non ciò che si spera. Il meccanismo è presto spiegato: “Al contrario di quanto si crede comunemente” spiega, ad esempio, ISSalute “non è la massa grassa a diminuire con diete molto drastiche, poiché l’organismo percependo il nuovo regime alimentare come digiuno, tende a conservare il tessuto adiposo che rappresenta la sua riserva energetica. Ciò genera danni a carico della massa muscolare e un rallentamento del metabolismo con la conseguenza che la perdita di peso si arresta; per di più, ricominciando a mangiare normalmente, è più facile riprendere rapidamente, soprattutto sotto forma di depositi di grasso, i chili persi. Questo, purtroppo, comporta la necessità di intraprendere un’altra dieta”. È quello famoso come effetto yo-yo, caratterizzato ciclicamente da perdita e recupero di peso, la perdita ai danni della massa magra, cioè, la muscolatura, e l’aumento a favore di quella grassa, cioè, il tessuto adiposo, che, ricorda ISSalute, molto spesso si presenta come “grasso addominale pericoloso per il cuore”.

Senza dimenticare che le diete squilibrate “non assicurano, o non lo fanno nella giusta percentuale, i nutrienti di cui l’organismo necessita per funzionare al meglio” ricorda ancora ISSalute, che consiglia, in caso di obesità, sovrappeso e patologie associate, di rivolgersi a un medico che “sulla base delle caratteristiche individuali” penserà a un regime dietetico ad hoc per perdere peso gradualmente, assicurando, al tempo stesso, i nutrienti necessari per un organismo in salute.

I CARBOIDRATI A CENA FANNO INGRASSARE?

Tra i falsi miti legati alla dieta c’è quello che vuole che mangiare carboidrati a cena faccia ingrassare. In realtà non è quando si mangiano ma in quali quantità: “Pane, pasta e riso” spiega ISSAlute “sono alimenti ricchi di carboidrati: nutrienti che il nostro corpo utilizza in via preferenziale per ottenere energia. Per un’alimentazione equilibrata è sicuramente importante non mangiarne più del dovuto e stare attenti a consumarli in porzioni adeguate al proprio fisico, all’età e all’attività fisica svolta. È bene, inoltre, avere degli accorgimenti, per esempio evitare condimenti elaborati per i primi piatti, quindi più ricchi di grassi e difficili da digerire. Tuttavia, la convinzione che i carboidrati debbano essere esclusi dalla dieta, o che sia meglio assumerli durante il giorno e non la sera, è priva di fondamento”.

Il falso mito è diffuso, in particolare, tra gli sportivi che, spiega ISSAlute, non consumano carboidrati a cena perché pensano che “in assenza di grosse attività fisiche” possano aumentare le “probabilità di essere trasformati in grasso”. Invece, ciò che importa, pensando all’ultimo pasto della giornata, è che non sia abbondante o ricco di grassi con il rischio, questo sì, che l’energia ingerita, ricorda ISSalute, venga “difficilmente bruciata” e che, accumulandosi, si trasformi in grasso corporeo. Consumati con equilibrio a cena i carboidrati possono, invece, favorire il riposo notturno grazie alla produzione di serotonina, la molecola del benessere.

LA PASTA FA INGRASSARE E L’ANANAS FA DIMAGRIRE?

Altro falso mito è che la pasta faccia ingrassare e che l’ananas, al contrario, faccia dimagrire perché brucia i grassi. Il falso mito si traduce, così, nell’esclusione di un carboidrato importante per la dieta e per l’equilibrio dell’organismo e in un consumo esagerato di ananas. Se per la pasta vale quanto spiegato prima per i carboidrati e, cioè, che tutto è legato alle quantità e ai condimenti, dell’ananas, spiega ISSalute, a trarre in inganno è la bromelina, una sostanza capace di rompere le molecole proteiche degli alimenti, ma non di agire sui grassi. L’ananas può, invece, solo favorire la digestione, mentre, essendo ricco d’acqua, può trasformarsi in un “ottimo drenante”.

Notizia e Foto tratte da Tiscali
© Riproduzione riservata
27/06/2020 07:33:24


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