Vaccini: errori agghiaccianti
Cose che non funzionano
Io sono disabile grave, identificati così con la legge 104.3.3. Handicap vari (sensoriali, motorii, intellettivi), non tutte situazioni subito evidenti tranne per la carrozzina. Colla visita in commissione mi venne riconosciuto, come ad altre centinaia nel nostro territorio, l'accompagnamento per impossibilità di deambulare senza aiuto o per incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
Rientro fra i soggetti estremamente vulnerabili per la vaccinazione, ho vissuto l'esperienza kafkiana della registrazione al portale prenotavaccini, dando indicazione -come richiesto- del mio inquadramento come disabile grave e dei dati dei miei due caregiver come accompagnamento, dati che saranno stati verificati con l'Inps; ricevuto un codice, ho giocato alla lotteria dei pochi posti disponibili a cui è seguito un silenzio angosciante; dopo un 20 giorni ecco nuovi codici per ripetere la procedura senza arrivare a niente (il messaggio tipo "riprova, qualcosa è andato storto, ma non è colpa tua" è davvero esilarante).
Nel mezzo i furbetti del vaccino, le categorie privilegiate come i 25enni laureati in giurisprudenza (neanche avvocati, solo tirocinanti) o di quelle situazioni sgradevoli come il giornalista aretino e re dei social, 47 anni, che si è vaccinato come caregiver in una lista di riserva salvo poi andare a fare la settimana di detox in una lontana regione.
O altre persone con serie patologie che venivano convocate a nuovo primo vaccino anche se già vaccinati: ma meglio due che nessuno, sono casi a forte rischio.
Poi sono stato chiamato telefonicamente per l'appuntamento. Ho chiesto se riguardasse anche chi mi assiste, ma era solo per me, nessun appuntamento per altri.
Tre ore prima dell'ora X mi hanno telefonato per dire che la vaccinazione sarebbe probabilmente scivolata ad altra data: mi hanno detto che c'erano problemi nello scongelamento del mio vaccino... Però poteva essere che chiamassero perchè potevo andare lo stesso, ma non è accaduto.
Da toscano la burla fa parte della vita. Però mi pare evidente che questa giustificazione fa acqua da tutte le parti, neanche fossi condizionato allo scioglimento del sangue di San Gennaro.
Proprio il mio vaccino? Non si apre il frigo? E' sepolto in un gigantesco iceberg? E penso a altri disabili che magari hanno mosso mari e monti per andare al SanDonato: spero sia solo il mio!
Quindi i caregiver non sono in lista e verranno chiamati dopo. Mega sciocchezza, un disabile grave con accompagnamento difficilmente si muove da solo ed è altamente probabile che si presenti con chi lo assiste, fare le cose a mezzo non è solo ridicolo, è rischioso.
Ecco un paio di motivazioni:
· gli accompagnatori sono lì pronti e disponibili, mentre se dovranno tornare in altro momento si creerà un inutile e pericoloso andirivieni ed in quel mentre non saranno in grado di assistere il disabile colla necessità di coprire l'assenza;
· sale la possibilità che l'assistente si ammali di covid (trovandosi col virus entro le stesse mura), che dovrà superare compreso quarantena: ovviamente in quel periodo non può assistere il disabile, e diviene necessario un sostituto, cosa non semplice per esigenze complesse.
Non vado oltre perché queste sono una realtà ed una eventualità che già singolarmente fanno a cazzotti con il concetto di tutela di un "estremamente vulnerabile".
Non so di chi sia questa pensata, del servizio vaccinale del mio distretto o della Usl Toscana sudest o della Regione Toscana o del commissario Figliuolo o del governo nazionale, comunque ho già scritto al presidente Draghi e al generale: non ci siamo.
Io non ho avuto esperienze negative colla sanità toscana, anzi, ma adesso...
Spero che da altre parti siano state più vispi e che abbiano bypassato l'evidente e totale mancanza di considerazione di basilari e inoppugnabili problematiche poichè vaccinare solo il disabile in 104 con accompagnamento è folle, un "quasi caso Scanzi ma all'incontrario". Ma qui non si tratta di egoismo e voglia di pubblicità! C'è la vita delle persone in ballo.....
Alessandro Ruzzi
Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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