Blitz della forestale a Sansepolcro: stop ad un impianto per la produzione edilizia
Indagini in tutta la golena del fiume Tevere. Presenti anche i tecnici di Arpat
Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della locale Stazione insieme ai colleghi della Procura di Arezzo e al Dipartimento Arpat di Arezzo hanno eseguito un decreto di ispezione luoghi disposto dal Pubblico Ministero Angela Masiello nei confronti di un noto impianto della zona specializzato nella produzione di materiali per l’edilizia; le ipotesi di reato vanno dalla illecita gestione e smaltimento di rifiuti speciali, allo scarico industriale sul suolo senza autorizzazione fino all’occupazione abusiva di terreno demaniale.
L’attività ispettiva ha inoltre consentito di portare alla luce numerose difformità sorte confrontando gli elaborati progettuali dell’impianto (attraverso i quali la Società proprietaria aveva ottenuto le varie autorizzazioni ambientali) con l’effettivo stato dei luoghi; in particolare il ciclo produttivo e le pertinenti infrastrutture in parte non corrispondevano a quanto dichiarato e in parte non svolgevano le funzioni per le quali erano state concepite con particolare riferimento alle gestione dei reflui industriali e alle emissioni in atmosfera. Da qui la decisione di fermare l’impianto in attesa che lo stesso torni nell’alveo delle liceità attraverso l’effettiva realizzazione di quelle opere che la Società stessa ne aveva attestato l’esecuzione quantomeno a partire dagli anni 2000.
Il controllo si è poi all’area golenale del fiume Tevere dove la P.G. e un Consulente della Procura hanno eseguito dei campionamenti in corrispondenza di uno scarico industriale non autorizzato e rilievi aerofotogrammetrici (mediante droni) per valutare la compatibilità di alcuni insediamenti produttivi con le opere di difesa spondale del Fiume Tevere ma su questi aspetti vige ancora riserbo poichè le attività sono tutt’ora in corso.
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