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E45, lascia la ditta che lavora sul viadotto Puleto

Controversa situazione finanziaria: e ora nuovo affidamento

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L’ennesima “tegola” che si abbatte sulla E45 e riguarda la ditta incaricata di eseguire i lavori sull’oramai noto viadotto Puleto, al confine fra Toscana ed Emilia Romagna, dove comunque si continuerà a circolare. È in fase di risoluzione il contratto fra l’Anas e l’azienda esecutrice degli interventi di consolidamento, che – a quanto risulta – avrebbe avuto una controversa situazione finanziaria e che quindi si ritrova costretta a lasciare dopo aver ottenuto l’appalto all’indomani del sequestro preventivo del ponte (era il 16 gennaio 2019), che spezzò in due i collegamenti longitudinali sulla Orte-Ravenna. La notizia è stata comunicata dal sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli, nel corso della seduta di giovedì sera del consiglio comunale, precisando che si tratterebbe di una rescissione consensuale; in ogni caso, ciò significa che adesso l’ente nazionale delle strade dovrà riaprire la procedura, nel rispetto delle disposizioni di legge e della burocrazia, per il nuovo affidamento dei lavori. E i tempi si allungano ulteriormente. Lo ripetiamo: sul Puleto i veicoli continueranno a transitare, anche se tutto rimarrà fermo al punto nel quale i lavori sono arrivati. E siccome al momento è istituito il doppio senso in una carreggiata, quella sud in direzione di Roma, il timore è che una simile disposizione possa protrarsi fino a chissà quando, tanto più che gli esempi in tal senso non mancano e a distanza di appena un paio di chilometri più sopra: da anni, oramai, sulla galleria di Montecoronaro, la prima in territorio romagnolo, c’è il doppio senso sulla canna nord e sembra che per quella parallela l’ora del ripristino non debba scoccare mai; ricordiamo la temporanea chiusura dell’arteria un paio di anni addietro, quando le fiamme avevano attaccato un autotreno proprio dentro il tunnel. Dell’ultima novità in negativo riguardante la E45 si è subito interessato in Regione Toscana il gruppo consiliare della Lega, per quanto riconosca che in questo caso governo e Anas non siano da tirare in ballo, al contrario della vicenda che riguarda la complanare in corrispondenza del Puleto, cioè la vecchia 3 bis Tiberina fra Valsavignone e Canili di Verghereto. “Da Roma ancora nessuna risposta”, ha detto il sindaco Marcelli, ricordando che la lettera raccomandata al ministro Enrico Giovannini è già stata spedita due mesi fa abbondanti. Non solo: la piazzola di sosta all’altezza dell’abitato di Pieve, quella crollata l’11 febbraio 2018, è stata ricostruita, ma il cantiere continua a rimanere. Altro mistero di questa superstrada, divenuta da tempo la nuova “maglia nera” d’Italia.

Redazione
© Riproduzione riservata
05/06/2021 06:26:03


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