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Città di Castello: l'omaggio a Rodrigo Bei, vincitore al Palio di Siena con due suoi cavalli

Re Artù nel '98 per il Nicchio e Urban II nel 2000 (Palio straordinario) per la Selva

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Il “re” umbro di piazza del campo premiato in comune per le prestigiose vittorie al Palio di Siena, la passione e l’amore per i cavalli. Riconoscimento ufficiale per l’allevatore e imprenditore tifernate, Rodrigo Bei, oggi nella sala consiliare alla presenza del vicesindaco, Luca Secondi, dell’assessore allo Sport, Massimo Massetti e dell’assessore al Turismo, Commercio, giustizia paliesca, attività produttive del comune di Siena, Alberto Tirelli. “L’amministrazione comunale a Rodrigo Bei per la passione e l’amore per i cavalli, le vittorie leggendarie al Palio di Siena e negli ippodromi nazionali ed internazionali”, questa la motivazione impressa nella targa con i simboli della città che l’assessore Massetti ha consegnato all’allevatore umbro entrato a far parte della storia del Palio di Siena, la festa, la tradizione, la corsa di cavalli unica nel suo genere al mondo, grazie a due memorabili vittorie nel 1998 il 16 agosto nella “carriera” dell’Assunta con il cavallo Re Artù portacolori della contrada del Nicchio (il fantino Dario Colagè, “Il bufera”) e due anni dopo il 9 settembre del 2000 nel palio straordinario del nuovo millennio con il cavallo Urban II della Selva (il fantino Giuseppe Pes, “Il Pesse”). Accanto a lui, visibilmente emozionato, la moglie Anna e la figlia Janet a cui ha intitolato la scuderia con i colori della “giubba” a rombi bianchi e arancio sul finire degli anni 90 quando ha iniziato a muovere i primi passi negli ippodromi di galoppo con i cavalli da corsa anglo arabi sardi la sua vera passione: da Siena a Grosseto, da Chilivani in Sardegna l’ippodromo del cuore fino a Pisa, Milano, con trasferte in Francia e Spagna ed una spettacolare corsa sul ghiaccio a St.Moritz.  Su tutte memorabili le vittorie con Don Rodrigo, nel 2002 all'ippodromo Don Deodato Meloni di Chilivani nel 76esimo Derby sardo e poi nell’ippodromo più antico della Francia a Tarbes con Vidoc, leggendario stallone, in Spagna a Siviglia con Alcatraz ed in Italia ancora con Anyshoara nel derby italiano all’ippodromo Agnano di Napoli e con Badlands in una tris all’ippodromo San Rossore di Pisa. Vittorie che hanno riempito di gioia il padre Armando, grande appassionato di cavalli (scomparso lo scorso anno) che a 14 anni gli regalò Zimperlic un avelignese divenuto amico inseparabile. “Oggi è una giornata importante per la nostra città. Oltre a rendere merito e giusto risalto all’allevatore e titolare di scuderia Rodrigo Bei, che con le prestigiose vittorie al Palio di Siena ed in tanti altri ippodromi in Italia e all’estero ha promosso l’immagine della città, l’amore, la passione per i cavalli e le attività equestri – ha precisato l’assessore Massetti nel motivare la consegna della targa – la gradita e autorevole presenza dell’assessore Tirelli del comune di Siena ci consentirà ne sono sicuro di rinsaldare vincoli di amicizia e rapporti istituzionali fra due città e territori legati da comuni interessi e passioni a partire dai cavalli, dall’allevamento di qualità e dalla bellezza ambientale, storica, culturale ed artistica. Da oggi Siena e Città di Castello, medioevo e rinascimento, sono più vicine aldilà dei confini geografici grazie soprattutto alle imprese leggendarie del nostro illustre concittadino e amico Rodrigo Bei”, ha concluso l’assessore Massimo Massetti nel portare il saluto del sindaco Luciano Bacchetta e attraverso lui ringraziare il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, il Presidente del Consorzio di Tutela del Palio, Gianni Morelli e l’amministratore delegato dell’area immagine, Fiamma Cardini per la collaborazione e il prezioso contributo di filmati e foto delle due “carriere”. “Da oggi inizia un percorso comune fra le due citta’ Siena e Citta’ di Castello, ispirato da questa bellissima e toccante iniziativa del riconoscimento ufficiale all’allevatore Rodrigo Bei che i tanti ricordano per le sue vittorie al palio e per la sua simpatia e amore per la nostra gente. Insieme ne sono sicuro faremo tanta strada insieme nel valorizzare i nostri territori e creare altre iniziative sinergiche di promozione a tutto campo in vari settore dalla cultura, all’arte, all’ambiente alle eccellenze eno-gastronomiche”, ha dichiarato l’assessore Tirelli nel portare il saluto del sindaco De Mossi e ricordare la presenza di tanti amici in Umbria a partire da quella illustre del Prefetto di Perugia, Armando Gradone, dal 2017 al 2020 Prefetto a Siena. “Sono trascorsi oltre venti anni da quelle vittorie dei pali del 1998 e del 2000 con Re Artù e Urban II, due momenti che hanno segnato in maniera indelebile la mia vita: emozioni fortissime, uniche, che oggi grazie a tutti voi ho rivissuto come in un film dal primo all’ultimo secondo di tutte e due le “carriere””, ha precisato Bei con la voce rotta dall’emozione accanto alla moglie Anna e alla figlia Janet. “Per un uomo di cavalli vincere a Siena in Piazza del Campo, vivere da dentro l’atmosfera della preparazione del cavallo, i riti plurisecolari delle contrade, gli attimi, i secondi che precedono il via del mossiere, gli attimi interminabili della corsa, la gente straordinaria di Siena, sono gioie indescrivibili, uniche e se poi coronate da una vittoria, sono incancellabili dalla mente. Vittorie che voglio condividere con tutto lo staff, una vera e propria famiglia che mi è stata sempre accanto fin dall’inizio a partire dall’allenatore Massimo Columbu (trapiantato in Umbria a Gubbio) e dal fantino-allenatore anche lui, il fratello Antonio scomparso tragicamente nel 2011 in un incidente all’ippodromo di Grosseto: e poi un altro grande fantino e amico come Tebaldo Fumi,  i veterinari, Umberto Ricci e Paolo Teobaldelli, fino al capo-razza, Franco “Il Napoletano” e a coloro amici e appassionati di cavalli soprattutto sardi e toscani”,  ha concluso Bei, proponendo al comune e ai responsabili della Mostra Nazionale del Cavallo di Citta’ di Castello (una delle piu’ antiche in Italia, oltre mezzo secolo di edizioni) di intitolare un premio della rassegna in onore di Siena e del Palio da ripetere negli anni.  Al termine della cerimonia in comune, l’assessore Massetti ha consegnato all’assessore Tirelli del comune di Siena un’opera in pictografia ad affresco raffigurante Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello realizzata dal maestro Stefano Lazzari della Bottega Tifernate ed un volume sulla storia del grande maestro del Rinascimento che verrà celebrato a Settembre alla Pinacoteca nell’ambito della mostra “Raffaello giovane e il suo sguardo”, inserita nel 500enario della morte dopo le rassegne di Urbino e Scuderie del Quirinale.

Redazione
© Riproduzione riservata
15/07/2021 14:05:22


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