Covid, il Regno Unito dice addio al Green Pass e annuncia il via libera alla terza dose
“La soluzione è il vaccino”
«I vaccini contro il Covid funzionano e la campagna avviata in anticipo su tutti dal Regno Unito ha contribuito a far sì che oggi il 90% dei britannici adulti sopra i 16 anni sia oggi immunizzato». A dirlo è Boris Johnson in un briefing in cui ha confermato il via a un piano invernale di contenimento della pandemia fondato sull'offerta della terza dose vaccinale a tutti gli over 50 e di una singola dose fra 12 e 15 anni. E, soprattutto, cancellando ogni ipotesi sull’utilizzo di un Green Pass. «Andiamo avanti con la nostra strategia» puntata sui vaccini che ci garantisce di avere «una delle società più libere e una delle economie più aperte d'Europa», malgrado alcuni rischi, ha rimarcato il premier.
Questo, dunque, il piano del governo britannico in vista dell’inverno. La conferma è arrivata. Il “booster shot” verrà inoculato sei mesi dopo la seconda dose, dando priorità ad anziani e fragili. La platea sarà poi estesa ai soggetti con patologie pregresse tra i 16 e i 49 anni, agli operatori del servizio sanitario e ai familiari di immunodepressi.
Pfizer e Moderna i vaccini da usare in via preferenziale, ma anche Astrazeneca è stato approvato per la terza iniezione. L’annuncio arriva a poca distanza dall’ok alla somministrationi ai ragazzi tra i 12-15 anni approvata il 13 settembre. «Il successo garantito finora dai vaccini è stato incredibile», ha dichiarato Jonathan Van-Tam, Deputy chief medical officer del Regno Unito, riferendo le stime sui contagi e i decessi evitati: «Possiamo contare 112.000 morti e 24 milioni di contagi scampati nel Regno Unito».
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