Claudia Gerini a processo: "Ho sbagliato e tirato fuori il peggio di me"
Una situazione paradossale in cui l'attrice non avrebbe mai pensato di trovars
A processo per furto. Una situazione paradossale in cui Claudia Gerini non avrebbe mai pensato di trovarsi. I fatti risalgono all'aprile del 2017, quando l'attrice si trovava in Puglia, durante una tournée teatrale, e aveva appena cominciato la sua storia sentimentale con Andrea Preti. La Gerini ha raccontato di essere stata inseguita dal fotografo Maurizio Sorge, che aveva preso una stanza nello stesso albergo suo e di Preti. E che aveva cominciato a seguirli, riprenderli e fotografarli mentre facevano jogging.
Da qui la reazione scomposta della Gerini, come ha raccontato al Corriere della Sera: "Dopo un’ora e mezzo, gli dico con gentilezza: ci hai fotografato abbastanza, ora basta, no? Ma manco ci risponde. Dopo un po’, glielo ridico, lui finge di andarsene, ma continua a seguirci. Mi fermo e gli dico che sono stanca, gli chiedo di smetterla. E lui, con tono prepotente: 'Se non vuoi essere scocciata, cambia mestiere, io te seguo quanto mi pare, te seguo tutto il giorno se mi va'".
A quel punto l'attrice si è resa conto del fatto che il paparazzo aveva con sé due telefoni, uno dei quali in modalità video: "n quel momento, volevo solo che non avesse quel video sul suo telefono. Allora, mi avvicino, gli strappo lo smartphone dalle mani, lui comincia a rincorrermi, un uomo grande e grosso, alto, tracotante. Sono riuscita ad allontanarmi, a trovare i video e a cancellarli tutti. Dopodiché, ho lanciato il telefono nella sua macchina. Fine. Lui sostiene che non l’ha più trovato e che gliel’abbiamo rubato, ma non è vero".
In attesa di appurare i fatti in tribunale, una parziale ammissione di aver perso il controllo: "Ho sbagliato solo perché non ho saputo tenere la calma, avrei dovuto restare zen e, invece, ho fatto una sfuriata al paparazzo, ma certo non gli ho rubato il telefonino".
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