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Consorzio Alto Valdarno: oltre 1100 chilometri di corsi d'acqua da curare

Adottato dall'assemblea il piano delle attività per il 2022

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Oltre  millecento chilometri di aste fluviali evidenziati in rosso sulle carte che riproducono  il reticolo di gestione: è stata illustrata anche graficamente, area per area, l’attività programmata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno per “tenere in forma” i corsi d’acqua nel 2022.

Per avere un’idea delle dimensioni del lavoro che andrà a svolgere l’Ente, basta pensare che, potendo mettere in fila, uno dietro l’altro,  i tratti che si prevede di “curare” l’anno prossimo, questi coprirebbero una distanza maggiore a quella che separa la città di Arezzo dalla città di Varsavia.

Ancora una volta, i più attenzionati saranno fossi, torrenti e canali che attraversano i centri abitati e  le zone dove si concentrano le attività umane e su cui insistono le infrastrutture principali.

Ma attenzione  sarà riservata anche ai tratti montani, quelli su cui  non è richiesta una manutenzione frequente, ma che più di altri necessitano di attenzione e vigilanza. Anche per migliorare la sicurezza idraulica del fondovalle.

Non solo. La manutenzione ordinaria, oltre ad interessare i tratti fluviali, si estenderà alle opere areali come le casse di espansione e alle opere puntuali, a cominciare dalle briglie e dalle difese spondali.

Questo in sintesi è scritto nella proposta, elaborata dai tecnici del settore difesa idrogeologica del Consorzio, tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Regione Toscana sulla frequenza degli interventi; del costante monitoraggio del territorio, effettuato per verificare la presenza di ostacoli e criticità; le segnalazioni dei cittadini e le richieste delle amministrazioni comunali, incontrate una ad una, per riuscire a confezionare un piano per la sicurezza idraulica sempre più aderente alle necessità del comprensorio.

La bozza, adottata dall’Assemblea del Consorzio nella seduta del 29 novembre, è stata inviata alla Regione Toscana, a cui spetta l’approvazione definitiva del documento.

Solo dopo aver ottenuto il via libera della giunta regionale, infatti, il programma, che prevede prima di tutto sfalcio e contenimento della vegetazione e movimentazione dei sedimenti, prenderanno il via la progettazione, la programmazione e la realizzazione degli interventi targati 2022: un grande e impegnativo lavoro che, applicando il preziario fissato dalla Regione Toscana, sarà realizzato con una spesa di poco inferiore ai 10 milioni di euro.

“In molte aree del comprensorio, il Consorzio riuscirà a concludere gli interventi previsti dal Piano delle Attività 2021 in anticipo rispetto al cronoprogramma prefissato. Questo grazie alla struttura che, nel tempo, ha saputo ottimizzare la sua organizzazione, e alle ditte che lavorano con il Consorzio, che, ogni anno, dimostrano di crescere in professionalità e capacità di rispettare in modo scrupoloso le tempistiche e le modalità operative indicate dall’Ente. Il 2022 si annuncia come un anno ancora più impegnativo per il nostro Consorzio, che, insieme al piano delle manutenzioni ordinarie, sarà chiamato a progettare e a realizzare una serie di interventi strutturali finanziati con risorse diverse rispetto al contributo di bonifica a partire da quelle del PNRR : interventi che consentiranno di migliorare la sicurezza idraulica del territorio e la fornitura di acqua alle imprese agricole”, commenta la Presidente del Consorzio Serena Stefani.

Redazione
© Riproduzione riservata
02/12/2021 12:20:04


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