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Mondo Politica: intervista a Loriana Grasselli consigliere comunale a Città di Castello

"La metodologia di lavoro del sindaco Secondi è sempre rispettosa delle persone"
Laureata in farmacia e dipendente di una farmacia di Selci Lama nella vita professionale, ma tifernate e consigliere comunale di maggioranza a Città di Castello. Un profilo alquanto sintetico della dottoressa Loriana Grasselli, alla sua prima esperienza politico-amministrativa; è stata eletta nella lista dei Socialisti per Città di Castello, dei quali è capogruppo.
Come sta procedendo la sua esperienza istituzionale, potendo contare sulla vicinanza di un collega di partito come Luciano Bacchetta?
“Il lavoro istituzionale sta andando bene: come gruppo consiliare, stiamo affrontando le diverse questioni amministrative in grande sintonia con le altre forze di maggioranza, con la volontà di dare il contributo riconoscibile all’azione della giunta frutto delle nostre competenze e delle nostre sensibilità, degli ideali del Partito Socialista. In questo ambito, le conoscenze e la notevole esperienza di Luciano Bacchetta rappresentano un valore aggiunto molto importante per la nostra operatività e per la nostra capacità interpretare e sostenere adeguatamente i bisogni e le aspettative dei cittadini”.
Lei è stata eletta nelle liste di un Partito Socialista che però ha perso consensi in città. Per quale motivo?
“Nelle precedenti tornate elettorali, il Partito Socialista esprimeva il candidato sindaco, mentre in questa no: un fattore che ha certamente influito in un contesto elettorale caratterizzato da una grande competitività, nel quale siamo comunque stati capaci di ottenere un risultato soddisfacente, che ci ha confermato come secondo partito di una coalizione di centrosinistra che ha governato negli ultimi anni a Città di Castello e che soprattutto ci ha permesso di avviare un significativo rinnovamento del nostro partito, al quale cercheremo di dare continuità”.
Fra le commissioni di cui fa parte, c’è quella all’assetto del territorio. Quali sono le necessità per una realtà come quella di Città di Castello?
“La commissione consiliare Assetto del Territorio ha un ruolo di programmazione e gestione degli strumenti urbanistici strategico per declinare l’idea di città con la quale ci siamo candidati e abbiamo ricevuto il consenso dei cittadini che ci permette di governare. Ci siamo subito confrontati con tematiche importanti, a cominciare dal piano per l’installazione di impianti di tele-radiocomunicazione, che Città di Castello sarà fra le prime in Umbria ad adottare con gli aggiornamenti alla nuova normativa nazionale e la misurazione dell’inquinamento elettromagnetico delle postazioni presenti nel territorio. Sul Prg saremo chiamati a un lavoro di responsabilità nell’attuazione delle previsioni vigenti, ma anche ad avere una visione moderna della nostra città e proiettata in futuro nella prossima stagione di progettazione urbanistica, nella quale le scelte sui temi ambientali, sociali ed economici dovranno andare di pari passo con l’impegno per la tutela della salute dei cittadini”.
In base a come sono andati i primi consigli comunali, pensa che il dibattito consiliare sarà più acceso che in passato?
“Per ora, i lavori del consiglio comunale si stanno svolgendo in un clima caratterizzato da toni moderati, mai sopra le righe, pur nella inevitabile contrapposizione delle idee e delle scelte politiche. Questo per merito anche dell’impostazione data dal sindaco Luca Secondi, che fin dall’inizio ha creduto in un modo costruttivo di amministrare che partisse dal rispetto della persona, anche laddove la normale dialettica politica possa sconfinare nello scontro sulle vicende più delicate. Ed è stato coerente con questa linea, incontrando finora la buona disposizione di tutti i componenti dell’assemblea. Come maggioranza continueremo a proporre questo tipo di approccio, nel rispetto dei cittadini che si aspettano soluzioni e non certo scontri che non portano a nulla, convinti che dal confronto corretto tra le posizioni politiche possano venire i migliori risultati”.
Ritiene che con il tempo i due blocchi di centrodestra e centrosinistra, divisi alle elezioni, possano ricompattarsi?
“Le dinamiche di composizione e scomposizione delle coalizioni non riguardano certamente solo Città di Castello, ma risentono anche dei processi politici regionali e soprattutto nazionali. Fare previsioni diventa quindi complicato. Sicuramente a Città di Castello abbiamo registrato una divisione nel centrosinistra alle elezioni, dove le prospettive politiche si sono alla fine anche contrapposte. Per correttezza nei confronti degli elettori, che hanno scelto i propri rappresentanti e il governo da dare alla nostra comunità, credo sia giusto che ogni forza politica e ogni schieramento continui il proprio percorso, distinto ma aperto alla collaborazione istituzionale tra maggioranza e minoranza, non solo di centrosinistra”.
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