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Sottosopra: "mettiamo a nudo" Loretta Zazzi, assessore del comune di San Giustino

Insegnate, assessore alla cultura, turismo, pari opportunità, eventi e categorie economiche
Sottosopra, la rubrica dove un personaggio pubblico viene “messo a nudo”. Una chiacchierata a 360° gradi dove vengono affrontate numerose tematiche, dalla vita privata al lavoro, dalla politica all’economia e tanto altro. Accendiamo i riflettori in questa puntata con Loretta Zazzi, 52 anni, insegnante, assessore alla cultura, turismo, gemellaggi, pari opportunità, eventi e categorie economiche del Comune di San Giustino.
· CI DICA TRE COSE CHE RICORDA CON PIACERE DELLA SUA INFANZIA?
“Ricordo con estremo piacere i nonni, perché quando i miei genitori lavoravano io restavo a casa con loro. Ricordo anche la vita passata in campagna con gli amici e soprattutto la scuola; era una piccola scuola di campagna, a Celalba, dove ho avuto la fortuna e l’opportunità di conoscere insegnanti davvero preziosi per quello che poi è stato il mio futuro scolastico e professionale”.
· TI SEI MAI INNAMORATA DI QUALCUNO CHE NON AVRESTI DOVUTO?
“No, fondamentalmente no. Sono sempre state scelte consapevoli e positive”.
· IN CHE MODO HA AFFRONTATO LE CRITICHE O I MOMENTI DIFFICILI?
“La critica è un momento di riflessione a mio avviso positivo e propositivo per migliorarsi e per mettersi un attimo in discussione, ripartire da capo e trovare dei punti di forza per poi andare avanti nel migliore dei modi”.
· A CHE ETÀ IL PRIMO BACIO?
“Avevo circa 15 anni, a cavallo tra le scuole medie e le superiori”
· QUAL È IL SUO RAPPORTO CON I SOCIAL?
“In passato era sicuramente un rapporto molto statico e soprattutto non era una consuetudine. Allo stato attuale, anche per il ruolo che ricopro, è di un uso quotidiano perché non ne posso fare a meno sia per motivi di comunicazione ma anche di interfaccia diretta con i cittadini e tutto il territorio”.
· COME IMMAGINA IL SUO FUTURO TRA DIECI ANNI?
“Ancora mi vedo attiva e comunque a fare cose che fondamentalmente mi piacciono e per le quali potrei ancora spendermi con passione e dedizione”.
· SI PUÒ FARE SESSO SENZA AMORE?
“Secondo me no, perché comunque l’amore è una componente fondamentale del sesso ed è comunque una cornice – così si può definire – necessaria e indispensabile per unire due persone”.
· QUANDO ANDAVA A SCUOLA, QUALE ERA LA MATERIA CHE PREFERIVA MENTRE QUELLA CHE LE PIACEVA DI MENO?
“Lo ammetto. Io a scuola sono sempre stata una grande secchiona. Quindi di conseguenza mi sono sempre impegnata tanta e sono sempre rimasta delusa qualora prendessi un brutto voto che per me voleva dire tranquillamente un 7 o un 8. Questo perché puntavo sempre al meglio. Le materie umanistiche erano sicuramente quelle in cui mi spendevo di più ma allo stesso tempo anche le materie scientifiche; forse quella che mi piaceva di meno era il disegno”.
· QUALE LA PEGGIOR FOLLIA CHE HA FATTO PER AMORE?
“Bella domanda. Forse il non abitare nel paese in cui frequentavo l’università: ho preferito spostarmi, fare il pendolare con il treno che all’epoca ancora ci collegava con Perugia, piuttosto che abitarci”.
· PERCHÉ GLI ITALIANI SI SONO ALLONTANATI DALLA POLITICA?
“Forse perché nell’arco del tempo la politica ha un po’ disilluso gli italiani. Ed è per questo che adesso è importante tornare a credere in certi valori ma soprattutto avere fiducia nelle persone che rappresentano la politica”.
· CON QUALE POLITICO NAZIONALE LE FAREBBE PIACERE FARE UNA BELLA CHIACCHIERATA?
“Vado diretta. Sicuramente, al dì la dell’orientamento politico, con una donna: credo molto nelle donne, credo nei loro valori e nella loro tenacia; nella loro forza. A prescindere degli orientamenti politici Giorgia Meloni mi crea curiosità, sicuramente è una donna che ha degli attributi veramente importanti”.
· QUAL È LA FIGURACCIA PIÙ IMBARAZZANTE CHE SI RICORDA DI AVER FATTO?
“Anche nel percorso scolastico ho avuto dei momenti in cui le cose non andavano perfettamente bene, magari delle domande che sono andate a vuoto e che quindi per il mi profilo – in quel momento – mi hanno fatto sentire inadeguata e portata a fare alcune figuracce”.
· AL TERMINE DEL SUO MANDATO DI ASSESSORE, COSA LE PIACEREBBE LASCIARE IN DOTE A SAN GIUSTINO?
“Innanzitutto un bel ricordo. Soprattutto un quinquennio dove si possa intravedere la volontà, con tutti quelli che sono i miei pregi e i miei difetti, di avere apportato un contributo positivo di cambiamento per la mia comunità perché comunque chi si spende in politica lo fa principalmente per passione e per questo credo sia importante riuscire a comunicare quantomeno questo a dì la di quelli che possono essere poi i risultati concreti e fattivi che può realizzare”.
· CI DICA IL TITOLO DI UNA CANZONE CHE LE RICORDA UN GRANDE AMORE?
“Dai. Dico ‘Ti amo’ di Umberto Tozzi”.
· A CHE ETÀ IL PRIMO RAPPORTO SESSUALE?
“Avevo 19 anni”.
· SCELGA I NOMI DI TRE PERSONE CHE CONSIDERA VERAMENTE AMICI?
“Non è una domanda affatto facile. Però dico Claudia, Cinzia e Angela. Queste sono le amiche reali, nel tempo poi qualcuno rischi sempre di dimenticarlo”.
· HA PIERCING O TATUAGGI NASCOSTI?
“No, ne uno e neppure l’altro”.
· COSA RISPONDE A CHI DICE CHE A SAN GIUSTINO CULTURA E TURISMO SONO SEMPRE STATE TRALASCIATE?
“Non ho una risposta reale a questa domanda. Credo che uno debba partire da un punto di partenza e andare avanti: ovvero, costruire un qualcosa di positivo. Il passato si configura come una partenza da cui, in questo caso, un assessore deve iniziare a lavorare. Magari può essere che San Giustino, essendo un Comune piccolo, certe aree sono state lavorate un po’ meno e quindi hanno necessità di un maggiore supporto e quindi devo assolutamente andare ad intervenire in questi punti di criticità”.
· CON QUALE UOMO DELLO SPETTACOLO LE PIACEREBBE ANDARE A CENA?
“Ci penso un attimo. Dico Carlo Conti, deve essere una persona interessante e piacevole”.
· QUAL È IL CAPO DI BIANCHERIA INTIMA CHE L’HA FA SENTIRE PIÙ DONNA?
“Be, sicuramente il reggiseno perché è un capo che da femminilità ad una donna”.
· QUAL È LA COSA CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE IN UN UOMO?
“La dolcezza”.
· A LEI, NEL RUOLO DI ASSESSORE, LE VIENE RICONOSCIUTA LA GRAN VOGLIA DI FARE: QUESTO ATTEGGIAMENTO PENSA CHE POSSA AVER DATO FASTIDIO A QUALCUNO E PER QUALE MOTIVO?
“Sicuramente sono un assessore con una grande voglia di fare e questo me lo riconosco. Non lo so se questa mia voglia di fare o comunque di essere fattiva e collaborativa possa dare fastidio. Credo che in questi tempi moderni, dove c’è bisogno di costruire, se si incontra una persona che ha passione e voglia di farlo, questo non debba essere visto come una nota negativa ma sicuramente in termini propositivi”.
· QUALI SONO I SUOI HOBBY PREFERITI?
“Io adoro piantare i fiori e il giardinaggio: aggiungo anche leggere i libri e a volte, quando c’è tempo a disposizione, cucinare”.
· QUAL È L’ACQUISTO PIÙ STRANO CHE HA FATTO NELLA SUA VITA?
“Ne ho fatti tanti, ne sono consapevole. Posso però dire, siccome mi piacciono molto i gioielli, un anello prezioso”.
· QUAL È IL LUOGO PIÙ BIZZARRO DOVE HA FATTO L’AMORE?
“Non so se sia bizzarro, posso dire sulla spiaggia, ovviamente in riva al mare”.
· CI DICA I NOMI DI TRE POLITICI DEL PASSATO E TRE DEL PRESENTE CHE LEI APPREZZA IN MODO PARTICOLARE?
“Dico nessuno… questa domanda è davvero tosta”.
· QUAL È LA COSA CHE LA FA IMPAZZIRE DI GELOSIA?
“Devo dire che la gelosia è un sentimento che non mi appartiene. Se uno è molto sicuro di se stesso, o comunque crede in se stesso, difficile poi che vada a provare gelosia. Poi è ovvio che uno arriva ad un punto della vita che può desiderare delle cose e quindi può diventare un po’ geloso. Ma non la gelosia nel senso stretto del termine”.
· QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI UNA PERSONA CHE DEVE FARE POLITICA?
“Quella persona deve sicuramente essere determinata, coerente e lungimirante. Dico anche costruttiva. Soprattutto deve avere anche un forte senso di leadership, ovvero riuscire ad entrare in maniera equilibrata all’interno del gruppo di cui fa parte, farne squadra e condividere quegli obiettivi in cui crede con tutto il gruppo”.
· C’È UN SOPRANNOME CHE USA CON SUO MARITO IN INTIMITÀ?
“No, non utilizziamo soprannomi e neppure nomignoli particolari”.
· QUAL È IL GENERE MUSICALE CHE PREFERISCE?
“Mi piacciono molto le canzoni d’amore, brani che comunque mi portano serenità”.
· IL SUO PARTNER LE CHIEDE DI PROVARE UNO SCAMBIO DI COPPIA, COME REAGISCE?
“Assolutamente no. Non approverei mai una cosa di questo tipo, perché non credo affatto negli scambi di coppia. Se uno crede nel proprio rapporto, è innamorato o comunque porta avanti una storia d’amore non ha bisogno di andare a cercare delle esperienze altrove e soprattutto in queste modalità”.
· QUAL È IL PIATTO CHE A TAVOLA NON MANGEREBBE MAI E INVECE QUELLO CHE PREFERISCE?
“Partendo dal presupposto che a me piace tutto: non trovo un piatto che non mangerei mai, ma sicuramente quello che preferisco è il dolce”.
· QUALE PARTE DEL SUO CORPO AMA E INVECE QUALE ODIA?
“Sicuramente preferirei vedermi bella, snella e alta secondo quelli che sono i modelli posti oggi; però ho raggiunto un livello di equilibrio con il mio corpo. Credo che ogni donna debba accettarsi per quello che è in base all’età che vive: io ho avuto tre figli e tre figli modificano il corpo; ho però accettato questo cambiamento senza grandi problematiche. Allo stato attuale mi accetto serenamente per quello che sono”.
· QUANTO CONTANO PER LEI I SOLDI NELLA VITA?
“Non contano nella misura in cui non ti danno la felicità, però sicuramente sono una buona base concreta per farti stare tranquilla”.
· HA MAI VISTO UN FILM PORNO?
“Non direttamente ma anche involutamente adesso è talmente facile avere accesso a delle piattaforme, o comunque anche per caso incappare in film porno, per cui a volte é capitato”.
· TRE PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO CHE NON SOPPORTA?
“Paolo Bonolis, il ‘compagno’ Luca Laurenti e Pippo Baudo”.
· PER UNA COMUNITÀ RELATIVAMENTE PICCOLA COME SAN GIUSTINO, QUANTO È IMPORTANTE IL SISTEMA ASSOCIATIVO?
“San Giustino è un Comune molto ricco di associazioni e questo ne costituisce un valore aggiunto, perché è proprio grazie all’associazionismo e alle persone che si spendono ogni giorno per il paese, riusciamo a mettere in piedi tante iniziative, soprattutto anche a supportare tanti eventi che vengono promossi dal nostro Comune”.
· SI È MAI SOTTOPOSTA AD INTERVENTI DI CHIRURGIA PLASTICA, O PENSA DI FARLO NEL FUTURO?
“Non l’ho mai fatto e non credo che lo farò, a meno che non ce ne sia un’esigenza davvero fisica. Come ho detto anche prima, ho un buon rapporto con il mio corpo e accetto di buon grado il passare degli anni e quindi avendo questa consapevolezza non trovo necessario intervenire laddove la natura fa il suo percorso”.
· LEI CREDE NELLA MERITOCRAZIA?
“Non ci credo. Non ci credo perché purtroppo viviamo in un Paese dove passano avanti alla meritocrazia tante altre caratteristiche e tanti altri valori: questo l’ho sperimentato un po’ ovunque, in tutti gli ambiti che ho toccato sia professionalmente che personalmente. Questo è un grande errore perché credo che dovrebbero essere premiate le persone che valgono e soprattutto quelle si impegnano per farsi valere”.
· COME GESTIRE IL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE?
“E’ un fenomeno importante e oltretutto sempre più crescente. Sicuramente andranno studiate delle leggi e normative che permettano di integrare queste persone, ma non soltanto da un punto di vista lavorativo bensì da quello culturale. Perché si parte sempre dalla cultura per poter comunque lavorare in maniera seria e proficua anche su questa problematica”.
· QUAL È LA PAROLACCIA CHE DICE PIÙ SPESSO?
“Che sfiga!”.
· QUALI SONO I VALORI PIÙ IMPORTANTI CHE LE HA TRASMESSO LA SUA FAMIGLIA?
“La mia famiglia mi ha trasmesso talmente tanti valori che spero di riuscire a tramandare anche ai miei figli. Sono sicuramente l’onestà, la correttezza, il rispetto, il lavoro e l’educazione perché sono valori che magari vengono dettati da famiglie di un tempo, umili, ma che sicuramente hanno costruito tutta la nostra persona”.
· QUAL È LA PRIMA COSA CHE FA AL MATTINO?
“Sicuramente prendere un buon caffè, per iniziare al meglio la giornata”.
· SE LE FACESSERO PIEDINO DURANTE UNA CENA O UN ALTRO EVENTO, QUALE SAREBBE LA SUA REAZIONE?
“Non lo considererei proprio”.
· SE FOSSE IN SUO POTERE UN PROBLEMA CHE AFFLIGGE L’UMANITÀ, SU COSA CADREBBE LA SCELTA?
“In questo momento direi il problema sulla violenza contro le donne. Se io avessi davvero il potere risolutivo, di dare una soluzione a questa problematica che è così impellente mi applicherei in toto per dare un contributo fattivo. È arrivato il momento di dire basta e di dire no alla violenza sulle donne, ai soprusi; violenza che talvolta non è solo fisica, ma anche psicologica. Quella più latente, ma quella più diffusa”.
· GLI UOMINI E LE DONNE QUANTO SONO DIVERSI?
“Sono proprio diversi per natura. Credo che la cultura e la mentalità della donna sia molto più aperta e fattiva, una donna riesce a fare tante cose tutte insieme mentre un uomo è sicuramente abile, però è più circoscritto ad un solo obiettivo o scopo; finita una cosa ne prende a fare un’altra, mentre una donna è poliedrica e riesce ad essere più flessibile. Soprattutto una donna è madre”.
· SESSO: PREFERISCE LA MATTINA O LA SERA?
“Diciamo che è indifferente, non ho momenti che preferisco, ci vuole il momento giusto”.
· SCUOLE E SANITÀ: PUBBLICHE O PRIVATE?
“Secondo me sono due segmenti che possono anche coesistere, cioè non è che uno è da preferire all’altro. Dal mio punto di vista la scuola privata è comunque una forza e un supporto perché va a coprire quelle mancanze della scuola pubblica. In un’ottica lungimirante, bisognerebbe cercare di mantenere in vita entrambi i segmenti possano collaborare e cooperare per un obiettivo comune che è quello di dare un servizio alle famiglie”.
· SI È DA POCO CONCLUSO IL FESTIVAL NELLE TERRE DI PLINIO, UNA MANIFESTAZIONE CHE LEI HA SOSTENUTO CON FORZA: PENSA DI AVER PIANTATO UN SEME PER IL FUTURO DEL SUO COMUNE?
“Sicuramente il festival è stata una manifestazione molto importante per la promozione territoriale e turistica del Comune di San Giustino. Soprattutto è stato un evento di vallata perché abbiamo voluto creare una rete e una sinergia tra i Comuni, organizzatori e le aziende che lo hanno sostenuto. Una manifestazione molto complessa e articolata che ha ottenuto un ottimo successo anche se sicuramente ci sono da fare delle migliorie. Questo è stato un primo passo per poter lavorare insieme da un punto di vista turistico per il futuro, perché abbiamo tante strutture e dimore storiche; la Valtiberina, sia nella parte umbra che in quella toscana, meritano di farsi conoscere anche al dì la dei confini. Sicuramente tra qualche mese ci metteremo già al lavoro per l’edizione del 2026, perché se i semi non vengono curati si rischia di vanificare tutto il lavoro fatto”.
· DOMANDA FINALE: DI QUESTI COMUNI CI DICA, CON LA MASSIMA FRANCHEZZA, UN PREGIO E UN DIFETTO:
San Giustino: è un Comune con tantissime risorse che andranno sicuramente ben spese e valorizzate nel tempo. Ovviamente, essendo un Comune di passaggio potrà diventare un importante crocevia per tutte le iniziative che verranno promosse. Il difetto potrebbe essere che trovandosi in mezzo a Comuni molto più importanti, rimanga un po’ contenuto all’interno dei suoi confini.
Sansepolcro: è un bellissimo Comune, io tra l’altro ho frequentato le scuole a Sansepolcro e quindi conservo un bellissimo ricordo. Soprattutto, oggi, ho intessuto dei buoni rapporti anche con i colleghi e per questo credo sia una terra da coltivare anche per la promozione territoriale. Difetti particolari onestamente non ne vedo.
Anghiari: credo che sia un gioiello storico della Valtiberina. È sempre un piacere tornare ad Anghiari e vederla arroccata con tutte le sue mura. Credo che sia davvero importante per il turismo della nostra vallata, anche fuori dai confini regionali. Come difetto, forse, la vedo più distante rispetto ad una Sansepolcro e con una mentalità forse un pò chiusa.
Città di Castello: è un Comune molto grande, quindi di conseguenza ha meno la caratteristica di familiarità rispetto ad una realtà più piccola come può essere San Giustino. Sicuramente è ben improntato anche ad accogliere, oltre a diverse iniziative culturali che lo arricchiscono. Però quando un Comune è così grande si perdono quelle che sono le caratteristiche più familiari.
Citerna: è un altro gioiello della Valtiberina che sicuramente attrae molto i turisti. Noto che anche su Citerna ci sono dei progetti culturali importanti, l’unica cosa spero che questa simbiosi per quello che riguarda gli istituti scolastici si possa rafforzare.
Umbertide: lo conosco bene perché con la scuola ho avuto l’opportunità di lavoraci, ma al tempo stesso lo conosco un po’ meno perché sono un po’ di anni che sono rientrata a lavorare a San Giustino e quindi non riesco bene a collocarlo come area d’interesse.
Montone: mi affascina, perché rappresenta comunque un’area misteriosa proprio per la sua collocazione e le sue caratteristiche fisiche e geografiche. È sempre bello andarci e visitarlo, con tutta la buona volontà non riesco al momento a trovare un difetto”.
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