Letizia Giorgianni: Ancora gravi criticità nella presentazione delle domande di accesso al FIR

Ne parlerò domani in Commissione di inchiesta Parlamentare
Oggi sarò in audizione presso la Commissione di inchiesta sul sistema bancario insieme alle altre associazioni a tutela dei risparmiatori per fare il punto sui ristori del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) ed esporre le criticità rilevate nella liquidazione dei rimborsi da parte del Consap ai risparmiatori delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dal 16 novembre 2015 e 1° gennaio 2018, in possesso di titoli indennizzabili (azioni e obbligazioni) delle seguenti banche: Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti, Cariferrara,
L’avvocato che per conto dell’Associazione sta seguendo le pratiche ha notato situazioni di familiari del tutto identiche nella contrattualistica e nei tempi e quantità acquisti risarciti in modo del tutto diversi, anche non risarciti.
Sono state adottate da CONSAP delle determinazioni che limitano il diritto al risarcimento che non sono mai state pubblicate e anche quando sono state richieste per PEC la commissione ha negato l'invio (le stesse però sono usate per negare i risarcimenti).
Consap e commissione tecnica hanno introdotto un'altra determinazione che ha portato ad escludere dal FIR tutti quelli che in precedenza hanno fatto ricorso all’ANAC; in nessuna parte della legge è previsto che chi ha fatto ricorso all’Anac non possa accedere al Fir con il solo limite di aver raggiunto il 95%; anche questa determinazione è stata adottata dopo che erano scaduti i termini per l'invio delle domande mentre sarebbe stato almeno giusto e opportuno che tali regole fossero state rese note sin da subito.
Consap non ha consentito a chi ha commesso errori anche banali (tipo errore di battitura) di rimediare agli errori quando in un qualsiasi altro procedimento ci sarebbe stata la correzione dell'errore materiale; non ha nemmeno permesso che le istanze del binario semplificato passassero a quello ordinario consentendo di provare le violazioni massive anche se una loro stessa determinazione (6.8.2020) lo prevedeva.
Occorre pertanto far luce sull’operatività di Consap, troppo spesso gestita per negare gli indennizzi che sono previsti da una legge. Eppure i fondi ci sono, ci chiediamo quindi perché complicare o addirittura negare il diritto ad essere rimborsati a tanti risparmiatori.
Letizia Giorgianni (Presidente Associazione Vittime del Salvabanche)
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