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Vaiolo delle scimmie, anche a New York è emergenza. Primo morto in India

In Italia l’ok la scorsa settimana all’immunizzazione, ma le dosi non sono ancora state distribuite

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Dopo San Francisco e lo stato di New York, anche la metropoli di New York ha dichiarato lo stato d'emergenza sanitaria per il vaiolo delle scimmie. Lo riporta la Cnn. Nelle due metropoli si concentra la metà dei quasi 5mila casi americani. Secondo il sindaco Eric Adams, sono 150.000 le persone a rischio contagio a New York. Due giorni fa era stata la volta dello Stato di New York che aveva dichiarato lo stato d'allerta subito dopo San Francisco. La California è il secondo stato più colpito negli Usa, con oltre 700 casi. La città di New York ha anche inviato una lettera all'Oms nella quale si chiede di cambiare nome alla malattia per evitare stigmatizzazioni e discriminazione contro chi la contrae. 

Primo morto in India
Intanto l’India ha registrato il primo morto per vaiolo delle scimmie. Lo riferisce l'agenzia stampa Bno News. La vittima è un ventiduenne che era risultato positivo negli Emirati Arabi Uniti prima di essere rimpatriato in India, dove è stato ricoverato per encefalite e spossatezza ed è poi deceduto. Il governo di Delhi ha istituito una task force per tenere sotto controllo la malattia. A oggi, il paese ha registrato quattro casi, tre in Kerala, uno nella capitale. Il capo del team nominato dal governo, dr VK Paul, ha affermato che non c'è alcuna emergenza tale da creare panico e ha spiegato che l'incarico riguarda soprattutto il monitoraggio della malattia.

Dove è distribuito il vaccino 
Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno iniziato a offrire il vaccino alle categorie più esposte (inclusi gli operatori sanitari che assistono i pazienti).

La situazione in Italia
Intanto continua lentamente a salire il numero di casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia, mentre solo pochi giorni fa l'Oms ha dichiarato l'epidemia emergenza sanitaria globale. Nel nostro Paese sono 479 i contagiati ufficiali, stando al bollettino del ministero della Salute aggiornato a due giorni fa, 53 in più rispetto all'ultima rilevazione del 26 luglio. Di questi, 146 sono i casi collegati a viaggi all'estero.

L’Arcigay «sollecita il Ministero della Salute a procedere a una strategia vaccinale». Nel nostro paese, spiega Silvia Nozza, infettivologa del San Raffaele di Milano, «il vaccino è stato autorizzato la scorsa settimana». La Commissione Europea ci ha consegnato le prime 5.200 dosi. «Ma non sono ancora state distribuite. Mancano poi le indicazioni su chi può riceverlo e chi deve somministrarlo».

L’unico vaccino utilizzabile su larga scala è diretto contro il vaiolo umano, ma è efficace all’’85% anche contro quello delle scimmie. La sola ditta al mondo che lo produce, la danese Bavarian Nordic, ha avviato di corsa due nuove linee di produzione.

I sintomi
I sintomi del vaiolo delle scimmie, riferisce il ministero comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee. L'eruzione cutanea di solito inizia entro tre giorni dalla comparsa della febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, possono formare croste, seccarsi e cadere.

L'eruzione cutanea tende a concentrarsi sul viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Può anche essere riscontrata sulla bocca, sulla zona perigenitale e sugli occhi. I sintomi in genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento. Il virus si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico.

L'eruzione cutanea, i fluidi corporei (come liquido, pus o sangue da lesioni cutanee) e le croste sono particolarmente infettivi. Ulcere, lesioni o piaghe della bocca possono essere infettive.

Come si diffonde
Il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet (goccioline respiratorie) in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati).

Il vaiolo delle scimmie può essere trasmesso anche con contatto diretto tra le lesioni durante le attività sessuali. Anche indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone. Al fine di proteggere se stessi e gli altri, la Circolare del 25 maggio scorso del ministero della Salute prevede che i casi confermati e sospetti si mettano in autoisolamento. Chiunque abbia sintomi riferiti al vaiolo delle scimmie deve contattare immediatamente il proprio medico.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
01/08/2022 14:27:05


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