Sansepolcro, il grande esempio di Giulia Paolucci

La ragazza down lavora in un noto bar cittadino
Essere down, ma diventare personaggio per la straordinaria normalità con la quale si vive questa condizione. L’esempio, che poi è anche un messaggio e un inno alla vita, viene da Giulia Paolucci, 38 anni di Sansepolcro, che vive assieme ai genitori Ivano e Rosanna e alla sorella Ludovica; consapevole della sua condizione, Giulia è arrivata quasi a sfidarla con armi chiamate studio, sport e ora anche lavoro, grazie a un preciso progetto di inserimento che dal mese di maggio la vede operativa nel bar del centro commerciale di San Lazzaro. “Mi trovo bene: servo i caffè, prendo le ordinazioni e pulisco i tavoli e riempio anche il frigo”, dice Giulia con il volto soddisfatto. Per quanto significativo, questo è l’ultimo capitolo di una vita, la sua, che da sempre è piena di interessi: a soli quattro anni, Giulia già nuotava; a sei, si è data alla sci alpino, vincendo una gara, ma il bello doveva venire a 10 anni, quando ha iniziato a praticare equitazione nella struttura di Formole a Pieve Santo Stefano, poi ha proseguito al Caldese di Città di Castello e a Pontevalleceppi per l’aspetto agonistico. Risultato: campionessa italiana di dressage e di gimkana. In ambito scolastico, Giulia si è diplomata con 95/100 all’istituto d’arte “Giovagnoli” con una tesina sulla storia del collegio e convitto “Regina Elena”, dove poi è andata con un primo programma di inserimento attraverso i servizi sociali e la Asl. Tutto regolare fino al blocco del 2020 per il Covid-19, ma ora c’è stata la ripartenza – grazie alla cooperativa “L’albero e la rua” – per un laboratorio di cucina nell’ex convento di Santa Marta e nell’ambito del percorso “Dopo di noi”. Da sei mesi – spiegano Ivano e Rosanna, i genitori – è in atto per lei la nuova esperienza a “I Matti del Caffè”, dove ha trovato un gruppo affidabile e si è creata amici che ogni giorno le vengono a fare visita nel corso delle ore mattutine. Semmai – questo sì – è un capitolo che si concluderà fra poco, ossia in dicembre, però ci siamo già attivati con la cooperativa per permettere a Giulia, due volte alla settimana, di andare a dare una mano all’interno di un negozio gestito da volontari. Un ringraziamento di cuore a Matteo Seri, titolare del bar e al suo staff, perché sono stati eccezionali”. E Seri precisa come per lui sia stato molto piacevole offrire questa opportunità a Giulia, che vuol dire un’ultima parola: “Sono un’appassionata di musica, scrivo, parlo di politica e quando viaggio con i miei voglio sempre andare a visitare i musei. Sono una tifosa della squadra di calcio del Sansepolcro, ma il mio sport preferito è la pallavolo”. Davvero una bella storia.
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