Irrisolta la disputa sulla proprietà di Villa Wanda ex quartier generale di Licio Gelli

L’uomo dei misteri d’Italia che guidò la loggia massonica coperta P2
Liceo Gelli, il maestro venerabile, l'uomo dei misteri, continua a far parlare di se anche dopo sette anni dalla sua morte. L’uomo che guidò la loggia massonica coperta P2, dala sua storica dimora di Villa Wanda ad Arezzo. L'edificio è rimasto disabitato e sempre al centro di una interminabile disputa tra familiari di Gelli e Stato. Ieri a Firenze doveva essere celebrata l’udienza finale, in appello, sulla annosa disputa della “revocatoria” dell’atto di vendita dalla famiglia Gelli alla società della vedova e di un nipote. Nulla di fatto. Ennesimo rinvio ad aprile. E non c’è proprio verso di capire come andrà a finire la sfida. Questa: gli attuali proprietari hanno vinto in primo grado e vogliono il suggello in appello per poter disporre liberamente dell’immobile, anche vendendolo. L’Agenzia delle Entrate, con l’avvocatura dello Stato, vuol annullare quell’atto di vendita ritenuto un “bluff” escogitato anni addietro dai Gelli per dribblare il fisco che rivendica una palata di milioni di evasione tributaria. Facendo “sparire” la villa dai possedimenti l’avrebbero messa al sicuro da possibili confische. Ma questo teorema non ha retto né in sede penale né dal giudice civile. Prossima data in agenda, quindi, a primavera nello stesso mese di nascita di Licio (Pistoia, 21 aprile 1919). Intanto le bellissima residenza resta inutilizzata sul colle di Santa Maria. Si dice negli anni d’oro della P2 la particella vista dall’alto avesse la forma di una pistola o di un simbolo massonico. Saloni e arredi strepitosi, oliveto, piscina, tennis, piazzale, piante ornamentali. Il paradiso dei misteri da cui, forse, si controllava l’Italia, oggi nel limbo tra un passato di glorie, ori e ombre ed un futuro indecifrabile.
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