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Impulso al turismo religioso e all’accoglienza dei pellegrini del cammino di San Francesco

L’anno scorso a Città di Castello 1.300 timbrature effettuate dai pellegrini

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Il consiglio comunale ha impegnato il sindaco Luca Secondi e la giunta a “costruire un percorso di accoglienza e segnalazione che indichi ai pellegrini del Cammino di San Francesco le vie per attraversare la città nel migliore dei modi, passando per le parti più belle”. Il mandato è venuto all’unanimità dall’assemblea elettiva, che ha approvato la mozione presentata dalla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, emendata dalla proponente raccogliendo le istanze dei consiglieri Elda Rossi (FDI), Valerio Mancini (Lega), Domenico Duranti (PD) e Fabio Bellucci (Lista Civica Luca Secondi Sindaco). In base a quanto deliberato dall’assemblea elettiva, l’amministrazione sarà chiamata a “collocare piccoli segnali, ad esempio frecce in legno con la classica tau del Cammino di Francesco, nei punti di svolta a seconda del percorso che si vuol far seguire, cosicché possano anche transitare nelle adiacenze delle strutture di accoglienza, fino all’uscita dalla città a Porta Santa Maria Maggiore o per via del Lampa verso via Martiri della Libertà per il proseguimento del cammino”. La massima assise cittadina ha impegnato l’esecutivo anche a “valutare il coinvolgimento delle società rionali per realizzare al meglio quest’accoglienza e farle partecipi nel dimostrare la vitalità della città”, a “coordinare la collaborazione con la Diocesi, le associazioni di categorie le strutture ricettive e di ospitalità diffusa e i comitati, anche attraverso un tavolo dedicato”, a “potenziare i punti informativi locali e promuovere il territorio presso l'aeroporto di San Francesco, anche congiuntamente al Gal Alta Umbria”. Presentando la mozione, la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha sottolineato la crescita del turismo religioso in Italia, “che, secondo una stima del 2021, nel nostro Paese attira più di 5,6 milioni di visitatori l'anno, di cui 3 milioni e mezzo circa sono stranieri”. “Il pellegrino che arriva a Città di Castello non ha un accoglienza dal mio punto di vista sufficiente o comunque calda, attiva,  non trova le giuste indicazioni, perché non ci sono grandi segnaletiche e a volte con la propria mappa deve quasi cercare la via più breve per uscire dalla città e proseguire”, ha osservato la consigliera di minoranza, evidenziando l’intento di “fare in modo che il pellegrino circoli, veda e apprezzi le bellezze del centro della nostra città e delle zone limitrofe”. “Costruire un percorso riconoscibile, dedicato ai pellegrini – ha sostenuto Arcaleni - fa la differenza nell’accoglienza e dà l’opportunità a quanti arrivano di trattenersi nella nostra città e poter apprezzare ciò che in più possiamo offrire con il nostro patrimonio culturale, artistico e paesaggistico, oltre a quello che vedono camminando”. Il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha condiviso gli obiettivi della mozione, esprimendo il proprio “disaccordo sulla politica del timbro unico di Città di Castello, contraria allo spirito di chi fa il cammino di San Francesco, che apprezza la ricchezza dei timbri che può raccogliere in ogni luogo, da quelli laici a quelli religiosi”. “Devo dire che a Città di Castello rispetto a qualche anno fa la situazione sta migliorando nell’accoglienza dei pellegrini, anche grazie a molto volontariato, alle parrocchie e pure ai commercianti che si sono mossi in questa direzione”, ha riconosciuto Lignani Marchesani, che ha ritenuto opportuno “incentivare anche i privati proprietari di abitazioni o luoghi di interesse a favorire l’accoglienza dei pellegrini in sinergia con le istituzioni pubbliche”. A prendere la parola per presentare degli emendamenti alla mozione è stata quindi la capogruppo di Fratelli d’Italia Elda Rossi, che ha proposto di impegnare il Comune a “farsi promotore di un tavolo permanente di confronto e di collaborazione con le associazioni, i soggetti rappresentativi dell’ambito turistico e religioso, la Diocesi di Città di Castello, che conosce molto bene i tesori del nostro territorio”.  “All’interno di questo tavolo – ha spiegato la consigliera di minoranza – Il Comune potrebbe aprire un confronto costruttivo al fine di definire gli interventi, come il potenziamento dei punti informativi turistici e religiosi e l’individuazione di guide che possano accompagnare i pellegrini, ma anche individuare attraverso una mappatura le strutture ricettive alberghiere e di accoglienza che possano essere coinvolte”. Rossi ha anche rimarcato l’importanza di “creare all'interno dell'ufficio turistico del Comune una sezione dedicata proprio al cammino francescano e al turismo religioso nel nostro territorio”. A richiamare l’attenzione sul fatto che “il pellegrino non solo cammina, ma pure mangia e dorme, quindi bisogna fare in modo di farglielo fare nella nostra città” è stato il capogruppo della Lega Valerio Mancini, che ha espresso l’esigenza di “valorizzare tutte le strutture ricettive che sono presenti nel territorio, compresi quelli delle ricettività diffusa caratterizzata dai piccoli proprietari di residenze e gli agriturismi, al fine di assicurare un’accoglienza di qualità, professionale e adeguata al profilo del turista religioso, che sappia offrire anche le peculiarità della nostra cucina, come fanno ad Assisi con il menù del pellegrino”. L’esponente della minoranza ha indicato poi un valore aggiunto dell’azione del Comune, al quale ha dato atto con soddisfazione della partecipazione al TTG di Rimini per la prima volta, nella promozione del territorio nell’aeroporto San Francesco di Assisi, “attraverso immagini e materiali divulgativi in collaborazione con il Gal Alta Umbria”, proponendo alla consigliera Arcaleni di far riferimento nella mozione al volano economico rappresentato dall’infrastruttura di trasporto regionale. A puntualizzare che nell’ambito dell’adesione dal 2018 al consorzio Francesco’s Ways il Comune abbia promosso diverse iniziative per promuovere e incentivare il turismo religioso, chiedendo pertanto alla consigliera proponente di rivedere le premesse della mozione, è stato il consigliere del PD Domenico Duranti, che ha precisato: “credo che noi dovremmo fare un’azione di sviluppo turistico della risorsa rappresentata dal cammino di San Francesco e dagli altri luoghi della città meta di pellegrinaggio, garantendo a chi arriva la necessaria accoglienza e la possibilità di fermarsi nella nostra città e visitarla”. Nel ringraziare la consigliera proponente per una mozione che “coglie un aspetto come quello del turismo religioso, in particolare dei cammini di San Francesco, sul quale fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato come amministrazione comunale nella consapevolezza della crescita di questo movimento”, l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri ha fatto presente “l’azione di monitoraggio portata avanti con le associazioni di riferimento dell’accoglienza nel territorio, che ha evidenziato un flusso turistico importante a Città di Castello”. “Parliamo non soltanto del cammino di San Francesco, ma anche dei pellegrinaggi legati a Santa Veronica e a Santa Margherita”, ha chiarito l’amministratrice, che ha condiviso l’esigenza di coinvolgere il mondo dell’associazionismo e della ricettività alberghiera ed extralberghiera nelle azioni di promozione del turismo religioso. “La mappatura dei percorsi del territorio, la sinergia con realtà come Pietralunga, la presenza al TTG di Rimini nell’ottobre del 2022 e il monitoraggio che effettueremo sulle tendenze che emergeranno dalle Borsa internazionale del turismo religioso in programma a Vicenza il 15 febbraio, rispondono proprio all’obiettivo di lavorare a una progettualità concertata con gli attori principali dell’accoglienza turistica in città e nel comprensorio”, ha evidenziato Guerri, che ha fatto alcune precisazioni sul timbro di Città di Castello per il cammino di San Francesco. “Non sarà un timbro unico, ma ce ne saranno tantissimi, perché ogni attività così come ogni chiesa, avrà la possibilità di apporre il proprio timbro”, ha spiegato l’assessore, chiarendo che “il timbro di Città di Castello è uno strumento che abbiamo scelto proprio per dare il senso di accoglienza di una città che abbraccia il percorso Francescano”. “Dal monitoraggio che stiamo effettuando è emerso che l’anno scorso le timbrature effettuate a Città di Castello dai pellegrini, senza il timbro che avranno d’ora in avanti tutte le attività della città, sono state 1.300, un dato che ci fa che ci fa riflettere sull’importanza di continuare a investire in questo settore”. A dichiarare il proprio voto favorevole alla mozione sono stati, quindi, la capogruppo di Azione Renew Europe Terzo Polo Luciana Bassini (“Si vedono moltissimi pellegrini a Città di Castello, quindi credo sia arrivato il momento di fare qualcosa per accoglierli e in questo contesto vorrei spezzare una lancia per l'associazione Le Rose di Gerico, che è stata la prima del territorio a farsi carico dell’accoglienza”) e il consigliere della Lista Civica Luca Secondi Sindaco Fabio Bellucci (“Aggiungerei tra i soggetti da coinvolgere anche i comitati presenti in città, che sono cosa diversa dalle associazioni e svolgono un’importante azione di salvaguardia e promozione delle risorse del nostro territorio”).

Redazione
© Riproduzione riservata
14/02/2023 16:28:14


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