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Mondo Politica: intervista a Sauro Anniboletti candidato sindaco a Umbertide

"Ho capito che era giunto il momento di mettermi al servizio della mia città”
Una carriera professionale da medico e ora l’obiettivo di diventare sindaco della sua città, Umbertide. Proprio domenica scorsa, c’è stata l’investitura ufficiale per Sauro Anniboletti, l’uomo che vuole riportare il centrosinistra al governo del Comune altotiberino alla testa di una coalizione civica e progressista composta da Partito Democratico, Umbertide Cambia/CiviciX, Alleanza Verdi-Sinistra/Sinistra per Umbertide, Umbertide Partecipa e Partito Socialista Italiano.
Anniboletti, che cosa l’ha spinta principalmente a candidarsi per la carica di sindaco nella sua città, non dimenticando la sua carriera professionale e anche la sua presenza nell’ambito dell’associazionismo, che possono diventare un valore aggiunto?
“Ho deciso di accettare la proposta di candidarmi a sindaco per la coalizione di centrosinistra “Progressisti per l’Innovazione”, perché credo che nella vita ci siano momenti nei quali per senso di responsabilità e appartenenza ad una comunità - e per il bene della stessa - non ci si possa tirare indietro. Ho capito quindi che anche per me era giunto il momento di scendere in campo e di farlo per mettermi al servizio della mia città”.
Quali possono essere i punti deboli sui quali l’attuale sindaco, Luca Carizia e la sua amministrazione possono essere battuti?
“L’immobilismo di questi cinque anni, perché - tolte le opere progettate e finanziate dalla precedente amministrazione, vedi scuola Monini e Serra per diversamente abili - poco è stato fatto, nonostante i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Non ci sono mai stati momenti di confronto con la cittadinanza su tematiche locali (quali sanità, urbanistica ecc.),che invece nella mia intenzione è di sviluppare al massimo. La percezione di questa amministrazione è quindi quella di una eccessiva distanza dalle problematiche della città”.
È riuscito a mettere insieme centrosinistra e sinistra, ma teme che qualche altra “anima” della sua area politica possa decidere di non stare nella coalizione e quindi correre per contro proprio?
“No. La nostra è ormai una coalizione coesa e ben definita. Tutt’al più, ancora aperta a nuove realtà politiche progressiste di area centrosinistra, per cui possiamo contare su un intero schieramento che può supportare la mia candidatura”
Può anticipare a grandi linee su cosa verterà il suo programma elettorale?
“Massima attenzione e supporto per le zone colpite dal sisma del 9 marzo scorso, in particolare Pierantonio e Pian d’Assino, per le quali serve un piano straordinario di consolidamento e di ricostruzione. La sanità locale, con la questione del destino del nostro ospedale, è un'altra problematica di primario interesse, insieme all’ambiente, all’economia del settore primario, secondario e terziario, al mondo del lavoro inteso come lotta al precariato, al lavoro per tutti, alla sicurezza nei posti di lavoro con sempre maggiore integrazione scuola lavoro, alla lotta contro le disuguaglianze, all’associazionismo, alla scuola pubblica e al mondo giovanile. In particolare, per quanto riguarda i giovani, massima attenzione ai problemi che vivono quotidianamente, tipo la mancanza di spazi a loro adibiti per incontrarsi e per socializzare. Costituiremo un soggetto specifico per affrontare insieme a loro le problematiche e trovare la soluzione migliore”.
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