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Grido di allarme di Confcommercio dopo i fatti avvenuti alla pizzeria "La Piazza" a Sansepolcro

Cantucci e Miceli: chiediamo alle istituzioni più attenzione sul tema della sicurezza

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“Non possiamo lavorare barricati in negozio come fossimo in trincea, per questo chiediamo alle istituzioni più attenzione sul tema della sicurezza e un maggior presidio delle forze dell’ordine sul territorio”. Lo dice la presidente della delegazione Confcommercio della Valtiberina Anna Maria Cantucci commentando quanto accaduto al titolare del bar pizzeria “La Piazza” di Sansepolcro, che domenica sera si è visto devastare il locale da un ubriaco. 

“Al collega imprenditore Giovanni Piccinelli, nostro associato, va tutta la nostra solidarietà. Dopo quanto gli è successo, abbiamo subito chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore alla sicurezza del Comune di Sansepolcro Alessandro Rivi, al quale chiederemo misure speciali per contrastare questo tipo di fenomeni, che oltre tutto aumentano la percezione di insicurezza da parte di tutti i cittadini e rischiano di dare un’immagine sbagliata della nostra città”, dice la presidente. 

Rafforzare la presenza della Polizia Municipale e delle forze dell’ordine nelle aree e negli orari più a rischio, come la sera, potrebbe fungere da deterrente, secondo la Confcommercio, che il 28 marzo ha festeggiato a livello nazionale la Giornata della Legalità, denunciando quanto fenomeni criminosi di ogni tipo (dal vandalismo ad abusivismo, contraffazione, furti, rapine fino a racket e usura) danneggino l’economia togliendo posti di lavoro e risorse. “È emerso – racconta il responsabile della delegazione di Confcommercio Valtiberina Massimiliano Micelli - che, sebbene la situazione sia sotto controllo, un imprenditore toscano su quattro, anziché uno su cinque come a livello nazionale, ritiene che la qualità generale della vita sia peggiorata negli ultimi due anni. Questo aumenta il senso generale di insicurezza, anche se magari i numeri della criminalità sono in diminuzione. Quasi nove imprenditori su dieci si sono attrezzati in autonomia per tutelare se stessi, i propri clienti e collaboratori, ricorrendo a servizi di vigilanza privati, videocamere di sorveglianza, antifurti. Ma ci sono categorie, come le gioiellerie o i pubblici esercizi, ancora troppo esposti e troppo soli di fronte ai pericoli. Nota positiva, il fatto che in Toscana la fiducia nelle forze dell’ordine e nella giustizia resta alta: quasi 7 imprenditori su 10 imprenditori (più della media nazionale ferma al 59,4%) ritengono giusto fare denunce e rivolgersi alle autorità. E proprio questo faremo incontrando l’assessore e cercando insieme tutti gli strumenti possibili per tutelare la qualità della vita nella nostra bella città”.  

Redazione
© Riproduzione riservata
29/03/2023 17:34:51


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