Natività, il direttore della National Gallery a Sansepolcro: "Lavoro complesso, risultato positivo"
Il dottor Gabriele Finaldi accolto con la restauratrice nella Casa di Piero della Francesca
“Un restauro tanto criticato, vero, ma fatto assolutamente con criteri ben definiti e direi che i risultati siano assolutamente positivi”. Ospite illustre ieri pomeriggio alla Casa di Piero della Francesca, accolto dell’omonima fondazione: a Sansepolcro il direttore della National Gallery Gabriele Finaldi che ha presentato ufficialmente, insieme alla restauratrice, per la prima volta in Italia l’intervento di restauro eseguito nella Natività di Piero della Francesca. “La National Gallery di Londra è come una seconda casa di Piero della Francesca – prosegue il direttore – qui invece siamo nella sua casa e qua vogliamo presentare i lavori che recentemente sono stati completati sulla Natività. Opera che procede da questo spazio, da questa casa che abbiamo voluto trattare con un’enorme attenzione; un restauro rigoroso ed era giusto presentarlo qua”. Che tipo di restauro è stato quello della Natività? “Ha affrontato delle questioni molto complesse – sottolinea il dottor Finaldi - perché è un’opera che ha avuto una storia molto travagliata ma è stata restituita al massimo delle possibilità; farla intendere come un’opera integrale e non parziale. Fare un lavoro per poterlo presentare poi anche nel contesto delle opere di Piero della Francesca conservate alla National Gallery”. E come si presenta oggi la Natività? “Seppure sia un quadro che rimane compromesso dalla sua storia, penso che si trovi oggi nelle migliori condizioni possibili. Il merito del restauro è di Jill Dunkerton, conservatrice dei dipinti dell’istituto londinese e restauratrice di moltissima esperienza che ha lavorato soprattutto durante il periodo della pandemia, quindi con una grande intensità anche con mezzi scientifici di analisi molto avanzati e siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto”. Un restauro che è stato tanto criticato, lei direttore cosa risponde? “Che è stato fatto con dei criteri molto ben definiti e direi che i risultati siano molto positivi, non tutti saranno d’accordo ma l’opera è stata trattata con enorme attenzione”. Casa di Piero della Francesca affollata per l’occasione: in prima fila il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti e l’assessore alla cultura Francesca Mercati, il presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina e sindaco di Monterchi Alfredo Romanelli, oltre ad altri rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’imprenditoria locale. “Una giornata a suo modo storica poiché per la prima volta il direttore della National Gallery ha visitato Sansepolcro e la Casa di Piero – ha aggiunto Francesca Chieli, presidente della Fondazione Piero della Francesca – e voglio dire che è stata un’iniziativa importante per l’intero paese. Per certi aspetti la restauratrice ci ha chiarito molto le idee per un restauro apparentemente molto controverso. Oggi per la prima volta dopo tanti anni era qui riunito tutto il comitato scientifico composto da personalità anche internazionali, molti sono tornati con quello spirito di iniziativa che ha animato l’esordio della Fondazione negli anni ’90 – conclude - e quindi è stata una data significativa che ha segnato una definitiva svolta nel percorso della Fondazione Piero della Francesca”. Il direttore della National Gallery è stato accolto a Palazzo delle Laudi dai saggi del Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro.
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