Pd Arezzo: nomine Estra, dal centrodestra la solita logica autoreferenziale
"Le poltrone sono “cosa loro”, si cade sempre in piedi"
Nel vecchio west, quando si parla di porte girevoli si intendevano quelle dei saloon, oggi invece sono sinonimo di seconde ed ingiustificate opportunità politiche. E di seconde carriere, lo specialista in Saracino Scortecci se ne dovrebbe intendere; ma quella di Estra non è una giostra, dove salire e scendere a piacimento, forse qualcuno se l’è scordato.
Registriamo la (ri)nomina di Franco Scortecci ad Estra Energie dopo il defenestramento da Coingas, nella più classica delle spartizioni su base fedeltà. Le poltrone sono “cosa loro”, sia mai qualcuno si offenda o provi a dire che magari avere un mandato industriale, oltre che politico, aiuterebbe tutta la cittadinanza a digerire meglio certi passaggi, a smussare spigoli storici molto dolorosi.
Ma qui siamo alla plastica dimostrazione che si cade sempre in piedi, basta essere amici di o con la giusta cerchia di frequentazioni, niente di più e niente di meno. Addirittura in questo caso, ci sono nomine di soci professionali importanti di esponenti in vista del centrodestra. Tutti bravi e brave ci mancherebbe, però ecco, un tantino di dubbio viene sui criteri di selezione della dirigenza delle aziende pubbliche (non private o di qualcuno, vale la pena ricordarlo).
Lo spettacolo va avanti, in questa città tralasciata e abbandonata dalla maggioranza, senza più contatto con la realtà nelle periferie maleodoranti, cittadini campioni di salto delle buche, di dribbling di cantieri abbandonati o in ritardo clamoroso.
Il dito e la luna qualche volta coincidono. La maggioranza che decide nomine è autoreferenziale ed è soprattutto aliena in città.
I cittadini meritano rispetto, Arezzo merita di meglio.
Filippo Gallo, vice coordinatore PD Arezzo
Donato Caporali (nella foto), Capogruppo PD Arezzo in Consiglio Comunale
roxyross54
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08/10/2023 05:15:29