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Unicoop Firenze: Operazione “meno 10%” per difendere la spesa delle famiglie

Per tutto il mese di dicembre, per i soci un risparmio su tutti i prodotti

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Un’iniziativa di carattere sociale che si aggiunge alle tante attività commerciali previste in occasione delle festività natalizie: dal 1° al 31 dicembre 2023, in tutti i punti vendita della cooperativa, per i soci Unicoop Firenze un risparmio immediato del 10% su tutta la spesa, compresi i prodotti in promozione. L’operazione si traduce per la cooperativa in un investimento di circa 30 milioni di Euro che verranno restituiti ai soci sotto forma di sconto su tutto quello che acquisteranno nel mese di dicembre. Un’iniziativa destinata a produrre un importante risparmio sulla spesa delle famiglie, considerato che la cooperativa conto oltre un milione di soci nelle sette province dove opera, che il 91% dei clienti è socio e che ogni carta socio traina con sé un nucleo familiare di persone attive negli acquisti. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, presso la sede di Unicoop Firenze, da Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza e da Michele Palatresi, Presidente del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze, insieme a Don Emanuele Morelli, Direttore Caritas Toscana. Proprio a fronte delle crescenti difficoltà delle famiglie e in un quadro ancora incerto, la cooperativa ha deciso di mettere in campo questa iniziativa per dare un segnale incisivo, con l’auspicio di produrre anche un effetto calmiere sui territori dove opera, a tutto vantaggio delle famiglie toscane. Gli ultimi due anni, per le famiglie, sono stati particolarmente impegnativi dal punto di vista della tutela del potere d’acquisto, in quanto i livelli medi di reddito sono cresciuti nettamente meno rispetto alla crescita che dei prezzi, sia dei prodotti al consumo sia delle utenze. Proprio per tenere fede alla missione e al ruolo che la natura d’impresa cooperativa prevede, Unicoop Firenze ha pianificato questa iniziativa che si aggiunge alle promozioni in corso, agli sconti del trimestre antiinflazione e all’iniziativa dei 1000 prezzi bloccati fino al 31 dicembre.

«Con questa iniziativa mettiamo in campo tutte le nostre forze per dare una risposta concreta ai nostri soci e alle famiglie per le quali è sempre più difficile far quadrare i bilanci e portare in tavola cibo di qualità: i numeri Caritas ci raccontano un Paese e una Toscana dove la povertà alimentare colpisce nuove fasce di popolazione e aggrava irrimediabilmente la condizione dei più fragili, fra questi prima di tutto i più giovani e gli anziani, le famiglie numerose, i tanti precari del mondo del lavoro. Abbiamo deciso di concentrare un forte investimento in questa iniziativa di fine anno perché i nostri soci possano affrontare le festività in modo più sereno e senza troppe rinunce», ha dichiarato Daniela Mori, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze

I numeri del rapporto Caritas 2023

Un aiuto importante che arriva diretto ai soci in un momento molto critico per i bilanci familiari. Stando all’ultimo Rapporto Caritas 2023, pubblicato lo scorso 17 novembre, sono tanti i dati che appaiono in peggioramento: nel 2022 in Italia vivono in situazione di povertà assoluta più di 2 milioni di famiglie, 5 milioni e 600mila persone, pari a un abitante su dieci. Di questi, 1 milione e 200mila sono minori.

Il Rapporto evidenzia in modo chiaro l’effetto di onda lunga della crisi pandemica che, a partire dal 2020, ha portato a una crescita costante del numero degli assistiti, aggravata dalle ripercussioni della guerra e dall’aumento dei prezzi al consumo, che nel 2022 hanno registrato la crescita più alta dalla metà degli anni Ottanta. Nel 2022 le persone aiutate e sostenute dalla rete Caritas sono state 255.957, con un aumento del 12% rispetto al 2021. In Toscana Caritas ha assistito oltre 28mila famiglie, pari all’1,1% delle famiglie residenti nella regione. Di queste famiglie, il 30% sono nuove richieste di assistenza. Nel corso del 2022 gli aiuti sono stati complessivamente circa 3,4 milioni. Le azioni intraprese dai 2.855 centri e servizi Caritas hanno riguardato soprattutto la distribuzione di beni e servizi materiali, quindi accesso alle mense o agli empori, la fornitura di cibo e pacchi spesa: gli interventi di questo tipo sono stati quasi 2,5 milioni, pari al 71% del totale degli interventi Caritas.

La spesa nel carrello

Il quadro evidenziato da Caritas trova riscontro nel carrello spesa dei toscani che registra marcati cambiamenti nella composizione e scelte dei consumatori sempre più attente al risparmio. Secondo i dati rilevati da Unicoop Firenze, da un confronto con i volumi di vendita precovid del 2019, nel 2023 emerge un forte spostamento degli acquisti verso il prodotto a marchio che, con un’offerta sensibilmente ampliata negli ultimi due anni, registra un aumento delle vendite del 26,3% e raccoglie la fiducia dei consumatori per le sue garanzie di convenienza e, insieme, di qualità e sicurezza. Il confronto 2019 – 2023 porta alla luce anche una riduzione dei consumi dei prodotti a fascia alta. Che sia effetto di una razionalizzazione della spesa, di una riduzione degli sprechi o di una minore capacità di acquisto, i dati rivelano una contrazione delle spese per le categorie dei freschissimi: in calo la gastronomia (-4,1%), il pesce (-5,1%), l’ortofrutta (-1,7%) e le carni rosse (-3,1%) che cedono il passo a un aumento delle carni bianche (+8,8%). A conferma della tendenza al maggior risparmio, dal 2022 ad oggi nel carrello si fanno largo anche i prodotti primo prezzo la cui incidenza nel 2023 cresce del +4,5%. Una tendenza, quella di contrazione dei freschissimi e crescita di prodotti di fascia prezzo più bassa, che si conferma anche nei mesi settembre – novembre 2023: un trimestre segnato anche dal lancio sul mercato degli Spesotti, la nuova linea a marchio che, con tutte le garanzie di qualità e sicurezza del prodotto a marchio, offre prodotti ad alto potenziale di risparmio a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie e delle fasce più deboli. Tra ottobre e novembre la linea ha registrato un significativo aumento dei volumi di vendita (+1,9%), segnale che i consumatori cercano rifugio in prodotti di fascia prezzo più bassa e apprezzano le proposte orientate alla massima convenienza.

Redazione
© Riproduzione riservata
30/11/2023 18:07:35


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